Convegno sull’alluvione. I prof ora alzano le difese

Appuntamento domani mattina al Campus con rettore, docenti e politici sul tema ’La storia delle acque in Romagna: dalla natura alle tecnologie’.

Convegno sull’alluvione. I prof ora alzano le difese
Convegno sull’alluvione. I prof ora alzano le difese

Se non è possibile frenare l’acqua che scende dal cielo è però immaginabile gestire l’acqua una volta che questa incontra la terra. Tecnologia e regimentazione delle acqua nell’ottica di una difesa dai rischi idraulici è ciò che serve per evitare che le piene straordinarie dei fiumi, che come il Savio attraversano le città, possano travolgere case e uomini con i risultati drammatici dell’alluvione del 16 maggio scorso. Per capire meglio cosa è successo in quella disastrosa ed eccezionale ondata di maltempo, ma soprattutto cosa occorre fare per predisporre il territorio alla difesa e perché quando è successo non si ripeta più, il Campus universitario di Cesena, guidato dal matematico Massimo Cicognani, chiama a raccolta i numerosi docenti dell’Ateneo che, insieme ai comuni travolti, stanno pianificando la ricostruzione consapevole dei territori colpiti. Il titolo dell’evento, che si svolge presso l’Università (Aula Magna Carmen Tura), nel quartiere ex Zuccherificio (dalle 9,30 alle 13 di domani), ed è aperto alla cittadinanza, è emblematico: "La storia delle acque in Romagna: dalla natura alle tecnologie". Il tema sarà declinato da una decina fra studiosi, tecnici e docenti introdotti dalle figure istituzionali del rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari, della vicepresidente della giunta regionale Irene Priolo, del sindaco di Cesena Enzo Lattuca. Nei titoli delle relazioni lo svolgimento dell’ampio contributo fornito dall’Università.

Si parte con lo storico Roberto Balzani che parla de "Le trasformazioni del paesaggio romagnolo come eredità storico-culturale"; Gabriele Bitelli interverrà su "Lo studio delle acque in ambiente digitale: il contributo della Geomatica"; ad Armando Brath spetterà invece la trattazione de "Tra siccità e alluvione. Prospettive per la mitigazione dei rischi idraulici in Romagna"; Pietro Tabellini illustrerà "Alcuni aspetti delle piene di maggio tra il forlivese e il cesenate". Seguirà una tavola rotonda, su come l’Università possa porsi al servizio del territorio, tra tecnici e studiosi: Attilio Castellarin (idrologia e ingegneria idraulica), Giovanni Dinelli (problematiche agronomiche), Alessandra Costanzo (telecomunicazioni d’urgenza), Matteo Berti (frane), moderati dal prorettore per la ricerca dell’Università di Bologna Alberto Ceredi. A tirare le fila delle conclusioni di una mezza giornata che si anticipa già molto intensa, sarà il professor Massimo Cicognani, presidente del Consiglio di Campus di Cesena.

Elide Giordani