EMANUELE CHESI
Cronaca

Tra le bandiere della Diavolessa. "Simboli identitari, non provocazioni": inaugurato il circolo di CasaPound

Antonio Barzanti: "Dispiaciuti della dura reazione del sindaco. Siamo aperti al dialogo con tutti". Alle comunali il movimento non prende posizione: "Ma alla sinistra farebbe bene un bagno di umiltà"

I partecipanti all’inaugurazione, Antonio Barzanti  è il secondo  da destra

I partecipanti all’inaugurazione, Antonio Barzanti è il secondo da destra

Cesena, 26 maggio 2024 – E’ un patchwork di bandiere a cavallo della storia e della geografia la nuova ’casa’ di CasaPound inaugurata ieri in corte Dandini. E’ ‘Diavolessa’, formalmente un circolo privato gestito dall’associazione ‘Il Garampo’. C’è, in un angolo ma per nulla nascosta, anche la celebre croce celtica che ha suscitato l’indignazione del sindaco Lattuca. Ci sono anche emblemi della Decima Mas, un tricolore della Repubblica Sociale, bandiere della Siria e degli Hezbollah libanesi. Alcuni simboli evocano storie di sangue.

Tutto regolare? "Tutto legale – assicura Antonio Barzanti, ex candidato sindaco di CasaPound – Questo è un circolo privato. Esponiamo lecitamente simboli della nostra identità , non li imponiamo ad altri. Ma nessun simbolo nazista come ha detto Lattuca". Che non è venuto all’inaugurazione, malgrado l’invito. "Non era affatto una provocazione – incalza Barzanti – Noi abbiamo un’identità forte, ma dialoghiamo con tutti e crediamo che il sindaco debba rappresentare tutta la comunità. E soprattutto stemperare le tensioni". Non è piaciuta certo a CasaPound l’esortazione a passare davanti alla sede declamando il nome di Giacomo Matteotti assassinato dai fascisti. "Non è il modo giusto di ragionare – argomenta Barzanti – Allora noi dovremmo parlare di Gentile o Bombacci? No, non va aizzato l’odio".

Intanto nel locale tra bancone delle birre e piatto del dj si alternano ragazzi e ragazze (poche) in un clima per nulla bellicoso. "C’è una strategia per ricondurre CasaPound a problemi e violenza. Ma non ci stiamo".

Capitolo finale: le elezioni comunali. "CasaPound è ora un movimento, non più un partito politico – spiega Barzanti – . Ma siamo interessati a tutti gli aspetti della vita della nostra comunità. Diamo ai nostri militanti l’indicazione di andare a votare. Per chi? Non ci schieriamo. Il centrodestra di Meloni è solo l’altra faccia del centrosinistra. Tanti comunque vengono a chiederci i voti". Proprio nessuna preferenza a Cesena? "Finora non si è mai visto un cambio di maggioranza. Alla sinistra certo farebbe bene un bagno di umiltà...".