ELIDE GIORDANI
Cronaca

Guardia medica senza carburante. L’Ausl: "Falso, tutto documentato"

Secca smentita all’esposto di un cittadino di Sogliano che denunciava soccorsi in ritardo

Guardia medica senza carburante. L’Ausl: "Falso, tutto documentato"

Guardia medica senza carburante. L’Ausl: "Falso, tutto documentato"

Cesena, 28 maggio 2024 – Circostanziata la denuncia di un cittadino di Sogliano al Rubicone, Samuele Pisano, che, secondo la propria testimonianza, ha potuto far giungere al Bufalini la propria consorte Rosangela svenuta per un malore, dopo 2 ore e 20 minuti da una prima chiamata al 118. Che è poi intervenuto con un’ambulanza. Pisano, in preda ad una inevitabile forte preoccupazione, testimonia anche di essersi rivolto alla guardia medica ma, sconcertato, si sarebbe sentito rispondere dall’operatore medico "che non poteva intervenire in quanto non aveva carburante nella vettura". Pisano è intenzionato a presentare una denuncia, intanto ha chiesto all’Ausl di verificare, soprattutto, il caso dell’auto senza carburante.

Su tutta la vicenda il cittadino sollecita comunque un’indagine si domanda: "Come dovrei comportarmi se dovessi ritrovarmi in futuro in una situazione simile? Ossia di risposta negativa ad intervenire da parte della guardia medica e ritardo di primo soccorso". Circostanziata anche la risposta dell’Ausl Romagna. "L’azienda Usl della Romagna, effettuate le dovute e necessarie verifiche su quanto segnalato ai fini di accertare eventuali mancanze, precisa che non c’è stato alcun rifiuto di intervento da parte della guardia medica così come non vi è stato ritardo nell’invio e nell’arrivo dei mezzi di soccorso. Sulla base delle registrazioni telefoniche, al momento della prima chiamata alle ore 19.50 al 118, viene riferito un quadro clinico classificato come codice verde, quindi con una urgenza differibile. Alla successiva chiamata, alle ore 20.05, pervenuta sempre al 118, il codice viene elevato a giallo e viene quindi inviata subito l’ambulanza che parte alle ore 20.08 e arriva alle ore 20.34. Contestualmente viene inviata sul posto anche l’automedica". Fin qui il 118. E la guardia medica? "Risulta un solo contatto telefonico scrive l’Ausl- alle ore 20.33, con il medico che anche se informato della chiamata al 118, accetta di recarsi al domicilio ed effettua regolare visita domiciliare". Dunque, il medico, carburante o no, al domicilio della paziente, secondo l’Ausl, c’è arrivato.

"Non solo dalle registrazioni telefoniche non sussiste alcuna esitazione all’attivazione della prestazione - prosegue la nota - ma non vi è neppure alcun riferimento alla mancanza di carburante. Si fa peraltro presente che l’accordo di lavoro in essere con i medici di continuità assistenziale contempla l’utilizzo della propria auto dietro rimborso chilometro completo. Dall’arrivo del personale sanitario il trattamento messo in atto ha garantito una assoluta sicurezza alla paziente e non ha determinato alcun ritardo nell’ospedalizzazione che è avvenuta con il trasporto dell’assistita da parte dell’infermiere (non è stato infatti necessario neanche l’accompagnamento da parte del medico). In ospedale la paziente è stata trattata e dimessa al domicilio al termine degli accertamenti, non sussistendo la necessità di ricovero ospedaliero". "Preme infine evidenziare - conclude la nota dell’Ausl - che tutto quanto descritto si evince dalle registrazioni telefoniche pervenute al servizio 118 e al servizio di guardia medica".