ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

I conti dei circoli Pd: "Qui niente debiti, organizzati in altro modo rispetto a Bologna"

Nel capoluogo bilanci in rosso. Il tesoriere cesenate: "Ogni sede è autonoma e il pagamento dei canoni viene gestito centralmente dalla Federazione".

Nel capoluogo bilanci in rosso. Il tesoriere cesenate: "Ogni sede è autonoma e il pagamento dei canoni viene gestito centralmente dalla Federazione".

Nel capoluogo bilanci in rosso. Il tesoriere cesenate: "Ogni sede è autonoma e il pagamento dei canoni viene gestito centralmente dalla Federazione".

I circoli del Pd di Cesena (partito più rappresentativo nel territorio cittadino con oltre duemila associati nel Cesenate) non navigano nell’oro ma non sono neppure indebitati, generalmente non chiudono e vantano un’organizzazione che, per quel che compete la parte economica, è diversa rispetto a quella bolognese, al centro dell’attenzione per il forte indebitamento in cui versano alcuni circoli. È stata raggiunta infatti un’intesa tra la Federazione del Partito democratico felsineo e la Fondazione Duemila per la ristrutturazione del debito che il partito ha nei confronti della cassaforte immobiliare dei dem bolognesi.

Un debito di quattro milioni che verrà pagato a rate e con la scure in procinto di abbattersi sul quaranta per cento dei circoli. Fondazione Duemila nacque a Bologna nel 2006 con l’intento di salvaguardare storia e valori della Sinistra italiana ed europea ed incamerò i beni ereditati da Pci, Pds e Ds.

Nel territorio il Pd cesenate, il partito più strutturato e che vanta sul maggior numero di iscritti e volontari, ha dunque i 22 circoli che a quanto si apprende non versano in condizioni debitorie.

"La Federazione cesenate del Partito Democratico - spiega il tesoriere Albert Alessandri - gestisce centralmente il pagamento dei canoni per quello che riguarda la maggior parte dei circoli cesenati e in prospettiva lo faremo anche per tutti gli altri. Non si riscontrano situazioni debitorie e in questi anni il numero dei circoli è rimasto pressoché invariato, a parte la chiusura della piccola sede ’vetrina’ in piazza del Popolo, in pratica un ufficio, per ragioni di economia di costi. Dal punto di vista organizzativo, nel nostro territorio, la Fondazione Radici della Sinistra possiede beni immobiliari in cui sono presenti alcune delle nostre sedi. Sia la Federazione che i circoli sono soggetti autonomi rispetto alla Fondazione ed abbiamo stipulato contratti per l’affitto dei locali, a seconda dei casi, anche con altri soggetti privati".

L’omologa cesenate della bolognese Fondazione Duemila è appunto Fondazione Radici della Sinistra, nata a Cesena nel 2008 anch’essa con l’intento di valorizzare la conoscenza delle origini, degli sviluppi e dei ruoli della sinistra nel cesenate traendone linfa per nuovi apporti alla società locale di approfondimento, di analisi e di iniziative operose nel campo economico, sociale, culturale e civile. Fu anche nel Cesenate questa neonata fondazione a ricevere i beni immobiliari del Pci, Pds e Ds nel momento in cui si procedeva alla fusione con la Margherita per la nascita del Partito Democratico. In quel passaggio i Ds cedettero la storica sede di corso Chiaramonti e acquisirono quella nuova in via Bovio.

"Tra nostri beni immobiliari – informa il presidente della Fondazione Radici della sinistra Sandro Brandolini – ci sono le sedi del Partito Democratico di Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Cesenatico e del quartiere Vigne che fa parte del circolo di Sant’Egidio. Abbiamo recentemente messo a reddito la sede di Cesena che era sovradimensionata rispetto alle esigenze e all’attività svolta e realizzato in una parte di essa un studentato affidato a Serinar da cui percepiamo l’affitto, lasciando l’altra parte adibita a sede. Il Pd paga regolarmente gli affitti, quindi non ha debiti con la Fondazione".