LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Il Cubo nella morsa del degrado: "Sporcizia e insicurezza, ora basta"

Nuovo allarme lanciato dagli operatori scolastici di Cesena. "Il piano interrato è ancora un rifugio di sbandati"

Il Cubo nella morsa del degrado  "Sporcizia e insicurezza, ora basta"

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Cesena, 11 agosto 2023 – Continuano le richieste d’aiuto del personale scolastico impiegato nella zona del Cubo, il complesso in zona stazione ferroviaria che ospita il liceo classico ‘Monti’, parte del linguistico ‘Alpi’ e soprattutto, nel suo piano interrato, un parcheggio che da anni è sede di pessime frequentazioni, particolarmente attive in questo periodo, durante il quale sul lato opposto della strada, abituale ritrovo costantemente sotto la lente dalle forze dell’ordine, sono in corso dei lavori di riqualificazione ad opera di Rfi che rendono inagibile l’area.

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Dunque il ‘giro’ di persone propense a muoversi nell’ombra pare essere aumentato proprio nelle immediate vicinanze delle scuole. Ipotesi testimoniata dagli operatori che in questi giorni, mettendosi al lavoro per preparare l’edificio al prossimo ritorno degli studenti, hanno trovato un quadro preoccupante: "L’odore fetido – racconta chi nel frattempo ha provveduto a pulire nel modo migliore possibile la zona – arrivava fino alla strada e a quello si aggiungeva l’impatto visivo di cocci di bottiglia frantumate , siringhe abbandonate (un operatore poco tempo fa, nel documentare con una foto i ritrovamenti, è stato aggredito e minacciato dagli avventori) e strane sostanze che si appiccicano alle scarpe. La situazione è diventata intollerabile, abbiamo paura". I racconti vanno anche ai mesi scorsi: "Una collega e suo marito erano stati presi di mira, lui ha rimediato una frattura alle costole, lei per mesi si è fatta accompagnare a scuola per essere sicura di non restare mai da sola. Come si può vivere così? Continuano a parlarci del progetto di riqualificazione, ma qui il problema deve essere risolto ora, non tra anni". Tanto più che con le incertezze legate all’arrivo dei fondi del Pnrr (l’intervento alla Stazione è stato per il momento depennato dai progetti finanziati dai fondi europei, si spera in altri finanziamenti statali), parlare di sicurezze in termini di fattibilità e di tempi di realizzazione dell’ambizioso progetto che prevede l’intera riqualificazione del comparto, pare essere rischioso. Dunque si resta all’attualità e a un problema che viene costantemente e ciclicamente segnatelo da chi frequenta quella zona, che siano i tassisti, i residenti, gli insegnanti, gli studenti o, in questo caso, il personale scolastico: la zona della stazione è malfrequentata, non è sicura e gli interventi attuati fino ad ora non sono riusciti a incidere in maniera determinante. Tutte – o quasi – le stazioni italiane sono un nervo scoperto? Magari sì, ma in ogni caso il ‘mal comune, mezzo gaudio’ non è una risposta. Non davanti a un polo frequentato quotidianamente da migliaia di giovani.