’Invito alla musica’ riparte da Vivaldi

La rassegna "Invito alla musica" proposta dalla fondazione "Elio Bisulli" e dal centro culturale Campo della Stella a Cesena offre quattro serate di ascolto di brani di musica classica di vari compositori, con un focus su Vivaldi, Schubert, Brahms e Bruckner. La manifestazione, giunta alla quarta edizione, si svolge nel mese di maggio e si propone di esplorare il senso della vita attraverso la musica.

La fondazione "Elio Bisulli" Centro di Musicoterapia e il centro culturale Campo della Stella propongono anche quest’anno la rassegna "Invito alla musica", guida all’ ascolto di brani di musica classica di compositori di varie epoche. Giunta alla quarta edizione, la manifestazione, che ha conosciuto una pausa forzata solo durante il periodo Covid, si svolge a Cesena presso l’aula didattica "E. Piccinini" (via N. Dell’ Amore 15) e si articola in quattro serate di ascolto nel corso del mese di maggio con inizio alle 21. Si parte il 2 maggio con l’inventiva e la genialità di Antonio Vivaldi con il concerto 10 per 4 violini tratto dalla raccolta Estro Armonico e il Gloria RV 589. Nelle serate successive spazio all’ Ottocento musicale europeo. Infatti, con un balzo di circa 150 anni rispetto al grande compositore veneziano, nell’ appuntamento del 9 maggio viene proposto l’ascolto di Franz Schubert, autore nella sua breve vita di capolavori. In questa serata, infatti, vi sarà l’ascolto della sinfonia n. 9 La Grande D944. Le passate edizioni di "Invito alla musica" hanno avuto come ospite fisso Johannes Brahms; così, anche in questa edizione della rassegna è prevista la presenza di un’ opera del compositore tedesco e cioè il concerto per violino e orchestra op. 77 che viene proposto nella serata del 16 maggio. A chiudere la rassegna il 23 maggio è Anton Bruckner, con l’ ascolto della sinfonia n. 9 op. 109, rimasta incompiuta, una partitura

di eccezionale bellezza.

Come sottolineano gli organizzatori, la musica che viene proposta in queste serate "copre un arco di tempo di due secoli ed è la testimonianza del permanere, nel cuore degli uomini di tutti i tempi, di domande inestirpabili sul senso della vita".

Paolo Poponessi