Mobilitazione per arginare il problema dei giovani inattivi

Il progetto è volto all’inserimento dei ’Neet’ nel mondo lavorativo grazie a tirocini formativi

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A livello nazionale, cresce a vista d’occhio il fenomeno dei giovani inattivi, non inseriti in un percorso di istruzione e formazione e neppure impegnati sul fronte lavorativo, i cosiddetti ’neet’. Proprio per scongiurare questo rischio e stimolare i ragazzi e le ragazze dai 15 ai 30 anni, Anci si è attivata per rispondere all’emergenza. L’amministrazione comunale e Informa-giovani hanno già avviato azioni mirate sul territorio per mappare e attivare i ’Neet’ , e la convenzione con l’agenzia regionale per il lavoro per l’attivazione di un nuovo servizio di supporto tecnico ai giovani under 30 in cerca di lavoro. "Fare orientamento o e fornire ai più giovani le condizioni per affacciarsi al mondo del lavoro – commenta l’assessora alle politiche giovanili Carmelina Labruzzo – è un dovere. Complice la pandemia, sono i giovani che dopo aver concluso gli studi non riescono a proseguire nella loro crescita professionale. Il progetto prevede tre fasi: la prima e la seconda, già effettuate, sono state l’indagine condotta dall’’Informagiovani’ tramite colloqui con i ragazzi interessati e disponibili ad iniziare un percorso di tirocinio. La terza fase è in corso di svolgimento e prevede l’inserimento lavorativo di 10 ragazzi, tramite tirocinio formativo".