![Migration Migration](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/version/c:YmZkODg2ZmItNDYxNC00:MTk5Njhj/migration.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Si chiamano Filippo Casali, Riccardo Brandolini, Samuele Lombardi e Raffaele Rattini, hanno tra 21 e 26 anni e si definiscono ‘ortolani’, ma sono molto di più: hanno dato vita a un’azienda agricola nel cuore del Cesenate, denominata Green Project. E gestiscono tutte le fasi della filiera: dalla semina al raccolto, fino alla consegna dei loro prodotti a domicilio.
Filippo Casali, proprio in questi giorni festeggiate il primo compleanno di Green project.
"In realtà, la nostra azienda è nata nel 2018, quando abbiamo affittato i primi ettari di terreno e acquistato i macchinari, investendo 20mila euro per la coltivazione di frutta e verdura in lotta integrata. Ma i nostri prodotti finivano sugli scaffali della grande distribuzione: erano venduti a caro prezzo, a distanza di parecchi giorni dalla raccolta. Non eravamo soddisfatti".
Cos’è successo poi?
"Il nostro obiettivo era accorciare i tempi di lavorazione e ridurre i passaggi della filiera per garantire un rapporto qualità-prezzo migliore. Così, a gennaio abbiamo aperto un negozio online e avviato il progetto di consegna a domicilio: nelle prime settimane evadevamo non più di 10 ordini a settimana".
Poi è arrivato il Covid.
"Durante il primo lockdown siamo balzati a una media di 600 ordini a settimana: pensavamo che fosse un picco temporaneo, dovuto alle restrizioni particolarmente pesanti. Ci siamo dovuti ricredere: la nostra media è tuttora invariata".
I segreti del vostro successo? "Freschezza dei prodotti, puntualità nell’elaborazione degli ordini e costi di consegna minimi. Se la spesa supera l’importo di 20 euro, non applichiamo commissioni. E offriamo la possibilità di abbonarsi al servizio ‘Green box’, che prevede la consegna settimanale di una cassetta di frutta e verdura, personalizzata in base alle preferenze espresse dai nostri utenti".
m. d. f.