
Alla presentazione del progetto era presente anche l’assessore alle politiche giovanili, Giorgia Macrelli
Il cielo in una stanza, cantava Mina. E pareva così bello. Il punto è che ora in una stanza finisce per starci tutto il mondo, il mondo di ragazze e ragazzi che crescono tra telefono e console, guardano quello che c’è la fuori da uno schermo che resta lì dentro. Arrivando a smettere di uscire di casa, di ridere, di lottare per inseguire i loro sogni. E anche di averli, i sogni. Così la generazione degli adolescenti oggi è arrivata a conoscere gli ikikomori che rifuggono dalla vita, o i neet, che non studiano, non lavoro e nemmeno cercano un...