REDAZIONE CESENA

"Quartieri, non diminuire i consiglieri"

"L’amministrazione dovrà decidere se e in che modalità cedere una quota del proprio processo decisionale ai futuri quartieri, ma nel...

"L’amministrazione dovrà decidere se e in che modalità cedere una quota del proprio processo decisionale ai futuri quartieri, ma nel...

"L’amministrazione dovrà decidere se e in che modalità cedere una quota del proprio processo decisionale ai futuri quartieri, ma nel...

"L’amministrazione dovrà decidere se e in che modalità cedere una quota del proprio processo decisionale ai futuri quartieri, ma nel nuovo regolamento non troviamo questa convinzione". È il giudizio del gruppo comunale di Fratelli d’Italia. "La bozza del regolamento dei quartieri – spiega il consigliere Enrico Castagnoli (nella foto) – non ci convince. Troppi aspetti sono stati eliminati o non considerati come quelli relativi alle competenze dei quartieri e al loro rapporto con la giunta comunale".

"I settecento questionari ai quali è stata data risposta non sono sufficienti per ritenere compiuto un processo partecipativo – prosegue castanoli – . A settembre il nuovo regolamento dovrebbe essere approvato, mentre cinque anni fa ci fu un ricco confronto con numerosi emendamenti al testo. Dovrà essere così anche questa volta: il nostro gruppo ha sempre mostrato grande attenzione al tema dei quartieri, raccogliendo sollecitazioni e rimostranze che spesso provenivano proprio dalla parte politica della maggioranza”.

"A nostro giudizio - continua Castagnoli - dovranno essere modificati diversi passaggi, dalla richiesta da parte dell’amministrazione del parere obbligatorio nei confronti dei quartieri per opere strategiche rilevanti, alla valutazione sul numero dei futuri membri dei consigli di quartiere, che ad oggi si abbasserebbero drasticamente dagli attuali undici o tredici ai soli sette membri. E poi ricordiamo il ruolo dei presidenti e dei vicepresidenti di quartiere: le loro competenze dovranno essere chiare e definite.

"Cinque anni fa il regolamento fu scritto anche con l’apporto della minoranza, ma mancò poi la volontà politica da parte dell’amministrazione Lattuca di attuarlo nel suo complesso".