"Tariffe dei rifiuti in calo con la lotta all’evasione"

L’assessore Acerbi: "Per le famiglie scendono in media dell’1%, per le imprese del 3% ma con punte fino al 16 % grazie al milione di euro recuperato"

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di Andrea Alessandrini

La delibera sulle nuove tariffe rifiuti 2022, che le utenze domestiche ed extradomestiche cesenati cominceranno a pagare nella rata di dicembre con i conguagli tra la precedente tariffa e quella nuova, è stata approvata in consiglio comunale, con il voto favorevole di Pd e Cesena 2024 e l’astensione di Lega, Cesena Siamo Noi, Cambiamo e M5S. La delibera è stata illustrata dall’assessore al bilancio Camillo Acerbi.

Assessore Acerbi, come saranno le tariffe 2022 che le utenze domestiche abitative e quelle extradomestiche co n imprese e uffici cominceranno a pagare in bolletta da dicembre?

"In lieve calo dell’un per cento per le famiglie, e in riduzione più marcata per le imprese, mediamente del 3%, ma con un range, vista la diversa tipologia delle stesse, che può arrivare a meno 16%, come avverrà per alcune categorie come i gommisti".

Come mai i gommisti?

"Non solo loro. Un semplice automatismo, non c’è naturalmente scelta politica. Le categorie con meno unità rispetto a quelle più numerose, come ad esempio i baristi, finiscono per beneficiare di decrementi maggiori.

Come si spiega il calo, sia pure quasi impercettibile per le utenze domestiche ed extradomestiche?

"Con i risultati positivi della lotta contro l’evasione e l’elusione che hanno consentito all’amministrazione comunale di portare in cassa circa un milione di euro che viene utilizzato per coprire una parte del montante da pagare a Hera, pari per il 2022 a 16 milioni che, così, scende a 15 da spalmare sui contribuenti. Per quanto riguarda le imprese la riduzione si spiega anche col fatto che sono aumentate e quindi la quota pro capite si riduce".

Quindi il gestore fissa il prezzo in contratto e Atersir chiede ai Comuni di decidere come farlo pagare. Così?

"Hera, l’ente gestore che si è aggiudicato il bando tre anni di raccolta rifiuti e spazzamento delle strade, si rapporta con Atersir (l’agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti): l’importo del 2022 stipulato in contratto è pari a 16 milioni, in crescita rispetto all’anno scorso in virtù di conguagli che scattano il terzo anno e l’adeguamento all’inflazione. Atersir (di cui è presidente l’assessore alla sostenibilità ambientale del Comune di Cesena Fancesca Lucchi, ndr) comunica il montante da raccogliere il Comune".

Che agisce in base a un indirizzo politico?

"I margini di azione del Comune sono risicati. La scelta politica riguarda la ripartizione delle percentuali tra utenze domestiche e non domestiche in cui suddividere il montante da raccogliere con le tariffe. Si tratta per il Comune di una partita di giro: non deve perderci né guadagnarci nulla, sia chiaro".

E come sono state ripartite le percentuali?

"Sono state mantenute al 60% a carico delle utenze abitative domestiche, e il restante 40% su imprese, uffici e le utenze extradomestiche. Abbiamo ritenuto di non intervenire per modificarle anche perché già dal 2023 potrebbe entrare in vigore la tanto attesa tariffa puntuale e quindi non era il caso ormai alla vigilia di questa importante modifica procedere a cambiamenti rispetto a una situazione consolidata da più lustri".

Quindi il Comune non può agire direttamente su Hera, gestore del servizio, di cui è peraltro azionista?

"No. Può e deve controllare lo standard della qualità del servizio e richiedere eventuali servizi aggiuntivi con integrazioni economiche nel contratto, ma non ha potere di intervenire sul montante economico che viene determinato nel contratto stipulato con il gestore per la effettuazione del servizio".