La ballerina De Matteis: "Da Civitanova a Nizza per cullare il mio sogno di bambina"

La 24enne selezionata nell’Accademia di danza di Serge Alzetta dopo le esperienze in televisione e sui palchi di Milano e Londra. "Ho iniziato a quattro anni, ora ho lasciato la famiglia e il lavoro"

Giorgia De Matteis, civitanovese di 24 anni

Giorgia De Matteis, civitanovese di 24 anni

Civitanova, 21 aprile 2024 – Calza a pennello alla 24enne civitanovese Giorgia De Matteis la frase "Chiudi gli occhi, ragazza, e credi solo a quel che vedi dentro" della canzone di Roberto Vecchioni, perché dentro lei si è vista sempre ballerina. "È un sogno – dice – che sto cullando da quando ero bambina e volevo essere una di quelle ballerine che vedevo in televisione". In questi anni De Matteis è salita su diversi palchi da Milano a Londra, partecipando anche a una serie di programmi televisivi.

De Matteis, adesso a che punto è questo progetto?

"Sono a Nizza, avendo ricevuto una borsa di studio per frequentare l’ultimo anno dell’Accademia di danza diretta da Serge Alzetta. Fra qualche mese completerò questo ciclo e avrò il diploma di ballerina professionista che mi permette di ballare più stili. Al fianco di questo percorso ho affiancato quello dell’insegnamento e alla fine avrò il diploma per insegnare la disciplina del modern jazz".

È stata una fase caratterizzata solo da studio e insegnamento?

"No, sono entrata nella Compagnia di Alzetta e lavoro con loro quando ci sono spettacoli. Per esempio il 19 marzo ho ballato in Damet de Coeur, una proposta di danza creata da Alzetta e Genevieve Blanchard. In programma ci sono altri spettacoli a Nizza e dintorni".

Quanti generi studia?

"Tutti: dalla classica all’hip hop, dalla contemporanea al jazz, al tip tap".

Fra un po’ avrà il diploma di ballerina professionista.

"A fine luglio si concluderà il periodo di formazione. Potrei rimanere a Nizza dove lavoro come ballerina in due Compagnie, o fare altre audizioni".

Come è arrivata a ottenere la borsa di studio?

"Alzetta ha ideato un metodo di studio adottato da tante scuole nel mondo e tra queste c’è la Ritmosfera di Porto Potenza, cioè quella che ho frequentato da quando avevo quattro anni. Mi hanno dato la borsa dopo avermi vista nelle varie proposte".

Cosa le ha dato la danza al di fuori del palco?

"Mi ha trasmesso i concetti di disciplina, determinazione e costanza, caratteristiche indispensabili perché altrimenti dopo un po’ si smette oppure la passione si trasforma in hobby. Questo atteggiamento mi è servito a scuola, sono stata felice di avere terminato gli studi senza lasciare indietro gli esami".

Quali studi ha fatto?

"Il Linguistico a Civitanova, poi all’Università di Macerata ho conseguito la laurea triennale in Mediazione linguistica e la specialistica in Lingue per comunicazione e cooperazione internazionale studiando cinese, spagnolo e inglese".

A Nizza è stata la prima volta che è stata lontana da casa così a lungo?

"Sì. Non è stata una scelta semplice. Ho 24 anni e nella danza non è un’età giovanissima: avevo un lavoro a Porto Potenza nella scuola di danza che avrei potuto abbinare a un altro spendendo la mia laurea. Ho lasciato la famiglia, io e il mio ragazzo viviamo distanti e alla fine il distacco si è sentito, ma ero mossa da una forte motivazione".

Come ha conciliato danza, insegnamento Università?

"Mi alzavo alle 6 per lo studio, dopo le lezioni all’ateneo andavo alle 16 a insegnare danza e vi rimanevo fino alle 23 per seguire i miei corsi".

Ha mantenuto l’impostazione portata avanti alle Superiori?

"Esatto. Non potevo pensare di andare male a scuola o di andare a danza tralasciando lo studio. Non volevo lasciare indietro nessuna delle due cose perché amo entrambe".

Non è riuscita a fare una scelta netta tra le due?

"È stata una lotta tra due passioni, quella per lo studio e per le lingue e quella per la danza a cui non potevo rinunciare".

Da qui ha dovuto fare delle rinunce.

"Ho preferito non uscire nei fine settimana per studiare e per anticipare i compiti".

Un grande salto considerando che dovrà lottare per avere ingaggi e lavorare?

"La danza è un mondo in cui non c’è sicurezza. Basta un infortunio, e io l’ho avuto essendomi operata alla spalla, perché devi fermati senza sapere quando puoi riprendere, se tornerai come prima. Servono pazienza e passione".