Aeroitalia, diffida di Enac: "Garantire i voli in Italia"

L’ente blinda i collegamenti di continuità territoriale del Sanzio andati a gara. Monta la polemica politica. Il Pd: "Acquaroli affidi il Turismo a un assessore". .

Aeroitalia, diffida di Enac: "Garantire i voli in Italia"

Aeroitalia, diffida di Enac: "Garantire i voli in Italia"

Intervento a gamba tesa dell’Ente nazionale dell’aviazione civile su Aeroitalia, rea di aver annunciato (anche) la cancellazione dei voli di continuità territoriale dal Sanzio per Roma, Milano e Napoli, a partire dal primo ottobre 2024: "Rispettate i termini stabiliti dalla convenzione del 23 agosto scorso". Dalle parole ai fatti. Dopo una "strigliata", mai confermata dai vertici della compagnia aerea ma che sarebbe arrivata nelle ultime ore, si è scoperto in realtà ieri che la compagnia è stato addirittura diffidato. L’Enac ha infatti intimato a Aeroitalia di garantire quelle rotte che consentono alle Marche di superare il cronico isolamento infrastrutturale.

La notizia è filtrata ieri, a metà del sesto giorno di passione per l’aeroporto di Ancona, dopo il caos esploso quando la compagnia, venerdì, ha manifestato la volontà di eliminare i voli internazionali per Bucarest, Vienna e Barcellona dal 13 novembre, nonché quelli di continuità territoriale tra un anno. Che però, appunto, sono vincolati da un bando pubblico e sui quali vigilano serratamente l’Enac, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Commissione Europea. La gara per l’affidamento del servizio era stata vinta proprio da Aeroitalia, poi capace di compiere un passo indietro a meno di un mese dall’attivazione delle rotte. Le motivazioni addotte? Presunte inadempienze da parte dell’Atim, l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche nel corrispondere 750mila euro alla compagnia stessa per una campagna promozionale. Soldi che, però, Regione e Atim, non potrebbero in alcun modo conferire per il sostegno ai voli. Il direttore di Atim, Marco Bruschini e il presidente della Regione Francesco Acquaroli lo hanno detto in tutte le salse. Il governatore si era detto tranquillo sulla continuità territoriale, a prescindere dalla compagnia, intuendo che non fosse a rischio. Così anche l’amministratore delegato dell’Ancona International Airport, Alexander D’Orsogna. E in effetti l’Enac ha sgomberato il campo dagli equivoci, chiedendo ad Aeroitalia di rispettare gli accordi.

Intanto, però, l’affaire aeroporto è diventato terreno di scontro politico. E ieri il Pd ha puntato il dito contro l’Atim, definendolo "un poltronificio, un carrozzone" che avrebbe spinto "Aeroitalia a ridimensionare le proprie attività". Atim sul quale avrebbe dovuto vigilare il governatore stesso, per i dem: "C’è un solo responsabile in questa vicenda: il presidente Francesco Acquaroli – hanno detto in conferenza stampa -. Depositeremo una mozione affinché conferisca la sua delega al Turismo ad un altro assessore che si possa impegnare con maggiore dedizione ed efficacia su quel fronte". Nel mirino le frasi di Acquaroli ("Io mi occupo solo della gestione"): per i dem sarebbe stato "spettatore di accadimenti altrui". Contestazioni, infine, per "l’assenza di programmazione" e per una situazione che "ha messo in imbarazzo un’intera regione".