L’export delle Marche vola: raggiunti i 23 miliardi di euro

L'export marchigiano nel 2022 ha raggiunto i 23 miliardi di euro (+82% rispetto al 2021), con una crescita di quasi 759 milioni rispetto al 2021. Difficoltà nel reperire le competenze sul territorio e una perdita di 2mila laureati dal 2012 al 2021. Intesa Sanpaolo ha siglato 23 contratti di filiera per facilitare l'accesso al credito delle imprese.

Nel 2022 l’export marchigiano ha quasi raggiunto i 23 miliardi di euro (+82% rispetto al 2021), quello dei soli distretti marchigiani ha raggiunto i 4,8 miliardi di euro (il 21% del totale export regionale) con una crescita di quasi 759 milioni rispetto al 2021: il miglior risultato dal 2009 ad oggi. È quanto emerge dal Rapporto annuale Economia e finanza dei distretti industriali della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Nel primo semestre del 2023, secondo i dati del Rapporto, l’export regionale ha mostrato un’ulteriore accelerazione (+18,2% tendenziale, rispetto a una media italiana del +4,2%) superando i 12 miliardi di euro: esportazioni dei distretti marchigiani (+7,2% tendenziale rispetto a una media dei distretti italiani del +2,3%). Si distinguono in particolare Calzature di Fermo (+ 9,3% pari a +72 milioni di euro), Abbigliamento (+19,8%), Pelletteria di Tolentino (+21,3%), Jeans valley del Montefeltro (+ 24,1%). Bene anche Macchine utensili e per il legno di Pesaro (+11,8%) e Strumenti musicali di Castelfidardo (+15%). In calo i distretti del sistema casa: Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-2,5%) e Cucine di Pesaro (-3,7%); anche il Cartario di Fabriano mostra una flessione (-3,2%), dopo un brillante 2022 (+16,9%).

Problematiche invece sono legate alle difficoltà nel reperire le competenze sul territorio. Secondo le rilevazioni di Anpal-Unioncamere, nel 2022 circa il 43% delle posizioni scoperte sono di difficile reperimento (nel 2019 erano poco più del 28%), soprattutto per le figure specializzate dove all’aggiornamento di novembre scorso la difficoltà di reperimento sale al 53,5%. Il territorio marchigiano continua a perdere laureati: dal 2012 al 2021 le Marche hanno perso oltre 2mila giovani laureati a favore di altre regioni italiane, a cui si aggiungono oltre 2mila che sono emigrati verso l’estero. "In regione abbiamo siglato 23 contratti di filiera, per facilitare l’accesso al credito delle imprese che ne fanno parte, che coinvolgono circa 350 fornitori per un giro d’affari complessivo 2,2 miliardi di euro", dice Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo.