Reggio Emilia, 11 gennaio 2024 - Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Marco Mescolini, ex procuratore capo di Reggio, per il quale il Csm aveva ravvisato l'incompatibilità ambientale ed era stato poi disposto il trasferimento in altra sede.
I giudici amministrativi hanno dichiarato 'annullati i provvedimenti' da lui impugnati col ricorso di primo grado.
Il 24 febbraio 2021 il Csm aveva disposto il trasferimento d'ufficio: all'origine l'esposto presentato da quattro pm reggiane, a seguito della pubblicazione delle chat tra Mescolini e l'ex magistrato e allora consigliere del Csm Luca Palamara, con il primo che appariva informarsi sull'iter della sua nomina a procuratore di Reggio.
Mescolini, che dopo Reggio ha preso servizio come pm a Firenze, aveva fatto un primo ricorso al Tar che non fu accolto, ma ora il Consiglio di Stato gli ha dato ragione. Il caso creò anche un grosso dibattito politico e sospetti di parzialità nelle indagini.
Ora i giudici danno una diversa lettura dell'intera vicenda, ravvisando anche buchi nell'istruttoria promossa dal Csm.