"No al Montepulciano soltanto per l’Abruzzo"

Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata si schiera contro le norme introdotte dal decreto Masaf che limitano l'uso della denominazione Montepulciano ai soli produttori abruzzesi. Una scelta che rischia di avere un impatto negativo sull'immagine della viticoltura nel territorio.

"No alla limitazione della denominazione Montepulciano al solo Abruzzo". Anche la Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata si schiera contro le norme introdotte dal decreto Masaf del 26 ottobre, che consentono l’uso della denominazione Montepulciano ai soli produttori abruzzesi, obbligando tutti gli altri all’uso del nome Cordisco. "Riteniamo che la denominazione sia ormai consolidata nel territorio – sostiene Cia –. Le nuove norme avranno un impatto negativo sull’immagine della viticoltura nel territorio, in particolare piceno". "Spiegare un vino con l’uso di un sinonimo desueto e sconosciuto come Cordisco – aggiunge Cia –, rischia di confliggere anche con il principio di trasparenza e corretta informazione dei consumatori".