Cos’è la pertosse: quali sono i sintomi e perché è importante fare il vaccino

La malattia infettiva colpisce in prevalenza i bambini sotto i 5 anni. Per i neonati può essere molto grave e portare persino alla morte. All’inizio sembra un raffreddore, poi la tosse si aggrava

La pertosse è una malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini: i sintomi sono simili al raffreddore ma gli effetti sono più gravi

La pertosse è una malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini: i sintomi sono simili al raffreddore ma gli effetti sono più gravi

Bologna, 19 aprile 2024 – È tornato l’allarme pertosse, una malattia infettiva che si trasmesse per via aerea. Una malattia annoverata fra le malattie infantili, come la rosolia, il morbillo, la varicella e la parotite. Contagia soprattutto chi non è vaccinato e che può essere molto pericolosa per i bambini e in certi casi pure mortale. Anche perché colpisce prevalentemente bambini sotto i 5 anni.

Pertosse: cos’è

È il batterio Bordetella pertussis a dare origine alla pertosse, che è una malattia infettiva molto contagiosa e che si trasmette per via aerea, ma solo tra esseri umani. 

Soprattutto nei Paesi dove è stata introdotta la vaccinazione generalizzata nell’infanzia, la pertosse che è diffusa in tutto il mondo, è diventata rara (lo conferma anche l’Istituto superiore di Sanità). Tuttavia, come ha detto al Carlino Martina Fornaro primario di Pediatria all’ospedale di Macerata, quest’anno la malattia ha rialzato la testa molto probabilmente perché il livello di copertura vaccinale si è ridotto ancora, perché dopo la pandemia è aumentata la diffidenza nei confronti dei vaccini in generale. “Adesso, c’è un atteggiamento poco benevolo, invece la vaccinazione resta molto importante", ha detto.

I sintomi

I primi sintomi della pertosse sono simili a quelli del raffreddore: malessere, stanchezza, lieve aumento della temperatura, starnuti e tosse, soprattutto notturna. Dopo una prima fase con tosse lieve e qualche linea di febbre, ma anche secrezioni nasali (da una a due settimane), la tosse poi diventa persistente (cioè per più di tre settimane). Progressivamente questa tosse si associa a difficoltà respiratorie e con tipici attacchi di tosse, per i quali la malattia è conosciuta anche come tosse “cattiva” o “convulsa” o “asinina” o “canina”.

Questa fase convulsiva può durare più di 2 mesi in assenza di trattamento. In seguito a parossismi, si possono verificare anche casi di apnea, cianosi e vomito.

Pertosse grave per i bambini

La pertosse è una tosse che spaventa perché toglie il respiro e fa diventare cianotici, spiega Fornaro. Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi possono portare a otiti, polmonite, bronchiti o addirittura affezioni neurologiche (crisi convulsive, encefaliti). I colpi di tosse possono anche provocare delle emorragie sottocongiuntivali e nel naso. Nel neonato e nei bambini al di sotto di 1 anno, la pertosse può essere molto grave, addirittura mortale.

Vaccinazione

In Italia la vaccinazione è obbligatoria. Viene somministrata nei bambini a partire dal compimento dell’ottava settimana di vita. Èil cosiddetto vaccino esavalente, cioè combinato che protegge contro sei diverse malattie (Difterite, Tetano, Pertosse, Epatite B, Poliomielite ed infezioni da Haemophilus Influenzae di tipo b), somministrato in tre dosi entro il primo anno di vita, con successivi richiami. È fondamentale per proteggere i lattanti che sono ad alto rischio di complicanze, soprattutto per la pertosse. "La vaccinazione è anche consigliata per le donne in gravidanza che non hanno avuto la pertosse: vaccinandosi, infatti, proteggono se stesse, ma anche il nascituro", ha concluso la Fornaro.

Come curare la pertosse

Oltre a possibili antibiotici, prescritti dal medico – in caso di sintomi gravi in neonati e bambini potrebbe addirittura rivelarsi necessario il ricovero in ospedale – i consigli sono quelli di bere molti liquidifare pasti piccoli e frequenti, per evitare il vomito dopo la tosse; coprirsi la bocca e lavarsi spesso le mani.