"Peste suina, export a rischio: fare di più"

L'assessore regionale all'Agricoltura in Emilia-Romagna, Alessio Mammi, lancia l'sos per eradicare il virus della peste suina africana tra i cinghiali, minaccia per gli allevamenti e le esportazioni di carne di maiale. La produzione di salumi è a rischio, con 150 carcasse positive al virus trovate in regione.

Ridurre drasticamente il numero dei cinghiali eradicando il virus della peste suina africana (Psa) per salvare gli allevamenti e le esportazioni di carne di maiale, perché il rischio di ricadute dell’epidemia sulle imprese e sull’occupazione è drammatico. È l’sos lanciato dall’assessore regionale all’Agricoltura in Emilia-Romagna, Alessio Mammi. "L’emergenza è nazionale – ha sottolineato Mammi –, occorre puntare all’eradicazione del virus: la nostra produzione di salumeria è un’eccellenza a livello mondiale". In regione, dove sono già stati investiti 13 milioni di euro, finora sono state trovate 150 carcasse di cinghiali positive al virus nelle province di Piacenza e Parma. L’export di salumi è bloccato verso Giappone, Cina, Corea del Sud e Taiwan, altri Paesi e si esportano solo mortadella e prosciutto cotto; negli Usa, solo prosciutto crudo a lunga stagionatura che inattiva il virus.