"Porto svantaggiato rispetto a quelli del Sud"

Ravenna guarda con preoccupazione all'avvio della Zona speciale economica unica che crea concorrenza e competitività per i porti del Nord Italia. Nessuna sollecitudine da parte del governo, mentre altri scali godranno di incentivi. Ravenna necessita di percorsi accelerati per nuovi investimenti.

Ravenna guarda con un po’ di preoccupazione all’avvio dall’1 gennaio della Zona speciale economica unica che raggruppa le otto zone economiche speciali del Sud d’Italia. Per i porti del Nord Italia, in particolare per il Candiano, argomenta l’esponente del Partito repubblicano Giannantonio Mingozzi (foto), si inseriscono infatti "elementi di concorrenza e competitività" che solo la Zona logistica semplificata prevista "poteva in parte equilibrare, ma in merito tutto tace e da parte governativa nessuna sollecitudine", lamenta. Al momento, prosegue Mingozzi, ci sono scali che godranno di "investimenti agevolati, procedure burocratiche e doganali più svelte e facilitazioni che le stesse Regioni interessate hanno offerto e questo non è un bell’esempio di programmazione corretta ed incentivante". Anche il porto di Ravenna, conclude, deve "godere di percorsi accelerati per nuovi investimenti industriali e logistici e nuovi insediamenti che contribuiscano a creare nuova occupazione".