Nel nome di Marconi, l’inventore del futuro

Presentate le iniziative per i 150 anni dalla nascita del premio Nobel. Un triennio di celebrazioni, partendo da Villa Griffone a Sasso Marconi

Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937)

Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937)

Bologna, 22 marzo 2024 – “Nell’estate del 1894, dall’alta montagna di Oropa, contemplando il Biellese pensai che l’uomo potesse trovare nello spazio nuove energie, nuove risorse, nuovi mezzi di comunicazione". Un’intuizione che l’anno successivo porterà Gugliemo Marconi, appena 21enne, a compiere un’impresa fino a quel momento impensabile. Dal suo laboratorio – la “stanza dei bachi“ nella soffitta di Villa Griffone che si trova a Pontecchio nel comune di Sasso Marconi, Bologna – dove, armato di bottiglie di Leida, un rocchetto di Ruhmkorff, un oscillatore, alcuni campanelli, un tasto telegrafico e un coherer a granuli metallici, conduceva i suoi esperimenti, il giovane Marconi riuscirà a emettere un segnale che viene ricevuto da un ricevitore posto in mezzo alla campagna oltre la collina dei Celestini, a una distanza di circa 1.800 metri dal trasmettitore. Il colpo di fucile sparato da suo fratello Alfonso è il segnale che l’impresa è compiuta: si tratta della prima trasmissione di telegrafia senza fili nella storia, la dimostrazione che la trasmissione di segnali senza l’ausilio di fili elettrici è possibile anche in presenza di eventuali ostacoli. L’invenzione della telegrafia senza fili attraverso le onde radio gli valse il Premio Nobel per la fisica nel 1909, ma a lui si deve anche la nascita della radio e della comunicazione senza confini.

In occasione dei 150 anni dalla nascita di Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) la figura del fisico italiano più celebre della prima metà del XX secolo verrà valorizzata con un triennio (2024-2026) di manifestazioni in Italia e all’estero. Una mostra nella sede Rai di via Asiago a Roma, convegni, un francobollo commemorativo che sarà presentato il 25 aprile a Villa Griffone, a Pontecchio Marconi; un premio per l’innovazione scientifica, il Marconi Prize, considerato il più prestigioso premio a livello mondiale nel campo dell’Ict, di fatto il Nobel delle telecomunicazioni, che tornerà a Bologna quest’anno il 25 e il 26 ottobre; e una miniserie interpretata da Stefano Accorsi e Nicolas Maupas in onda il 20 e il 21 maggio su Raiuno. Queste solo alcune delle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, presentate ieri presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

“Dobbiamo imparare a essere orgogliosi dei grandi italiani che hanno cambiato il mondo. Finalmente Guglielmo Marconi verrà ricordato come merita, quale italiano tra i più illustri, in Italia e all’estero, per aver saputo anticipare il futuro, imprimendo con le sue intuizioni di scienziato e le sue abilità di imprenditore una svolta alla storia. Bologna – spiega Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura – sarà il fulcro delle celebrazioni insieme a Roma. Per celebrare figura ed eredità di Marconi fondi MiC saranno investiti nel recupero e nella valorizzazione di un luogo simbolo della sua vita qual è Villa Griffone, che per troppo tempo è stata lasciata andare: abbiamo fatto un primo intervento urgente stanziando 200mila euro e investiremo altri 3 milioni nel recupero. Daremo, inoltre, 4 milioni a Villa Aldini, a Bologna, per la realizzazione di un Museo della comunicazione dedicato a Marconi. Si tratta di un grande personaggio che va scoperto. È sbagliato racchiudere la sua figura in un dato periodo storico, legandola al fascismo: non molti sanno che Marconi era seguito dai servizi segreti fascisti perché sospettato di essere una spia degli inglesi. È importante raccontare sia lo scienziato, il primo “startupper“, il primo imprenditore moderno, sia l’uomo dalla vita straordinaria. Organizzeremo tantissime iniziative anche con la Bbc di cui Marconi è stato fondatore".

Sono felice che l’Italia si sia svegliata – racconta Elettra Marconi, classe 1930, sottobraccio a suo figlio, Guglielmo –. Sarò sicuramente all’evento del 25 aprile a Sasso Marconi per l’anniversario della nascita di mio padre (Marconi 150! Inventore del futuro presso Villa Griffone ndr). Quando è mancato ero una bambina, avevo solo 7 anni. Me lo ricordo che giocava con me. Era molto affettuoso e intelligente. Ho imparato moltissimo da lui. Era molto creativo. Ricordo che quando era a lavoro non si poteva disturbare. Ma poi veniva fuori ed era una gioia. Il suo più grande merito è stato riuscire a salvare tante vite per mare: la comunicazione senza fili inventata da mio padre ha permesso che tutte le navi e barche in difficoltà oggi possono chiamare aiuto e farsi soccorre".