Qualità della vita, Bologna al top. Berti: "Noi emiliani, sorridenti come il Lambrusco"

L’orgoglio della cantante: per lavoro ho girato tutto il mondo, ma non lascerei mai la mia terra "Siamo gente ospitale e sincera, non molliamo. E a tavola non c’è paragone con nessuno"

"Perché è il posto più bello del mondo e non lo lascerei mai. Sono nata a Cavriago e dopo il matrimonio sono andata a vivere a Montecchio Emilia, a sei chilometri. Punto. Col mio lavoro avrei potuto trasferirmi a Roma, Milano o che ne so, negli Stati Uniti, ma ho preferito fare avanti e indietro e rinunciare anche a qualche occasione pur di fare crescere qui i miei figli. Ho girato il mondo, è vero, ma qui ci sono le miei radici e mi godo ancora la nebbiolina che ammanta i campi di prima mattina".

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Orietta Berti è nata a Cavriago e vive a Montecchio, in provincia di Reggio Emilia
Orietta Berti è nata a Cavriago e vive a Montecchio, in provincia di Reggio Emilia

Che cosa le piace di questa terra?

"Mi piace la sua gente, gli emiliani e romagnoli, perché sono spontanei, genuini e sinceri. Guardi, noi siamo come il Lambrusco, il vino che sorride e lascia quel tantino di schiuma quando si vuota il bicchiere. Siamo gente col sorriso, ci piace stare a tavola con la famiglia e gli amici, condividere i piccoli piaceri della vita davanti a buon piatto e un bicchiere di vino. Siamo buongustai, ospitali e tradizionalisti. Ad esempio, non cambiamo mai il menù: antipasti di pesce sottaceto e tortelli verdi o di zucca la vigilia, e a Natale i cappelletti in brodo, lesso, pollo ripieno, tacchino e così via".

A proposito, più o meno un mese fa ha pubblicato il ricettario "Nella mia cucina, le ricette di una vita".

"Ho raccolto tutte le ricette della mia famiglia. Sa, le ricette variano anche di famiglia in famiglia, ognuno ci mette del suo, anche se la tradizione è la stessa. Amo la cucina, perché è il segno che non dimentichiamo il nostro passato, chi siamo e da dove veniamo. E ora sul web con la miniseries "Una ricetta con Orietta" (nove puntate) racconto con i foodblogger Federica Gif ed Emanuele Ferrari quali e quante gustose ricette si possono realizzare con le 44 eccellenze Dop e Igp della Food Valley emiliano-romagnola".

Quando va all’estero per lavoro, che cosa le manca?

"Beh, prenda gli Stati Uniti, è tutto grande e bello, ma quando ti metti a tavola non c’è paragone".

Qual è il suo piatto preferito?

"La pasta imperiale, è tipica del Reggiano. La prepariamo sempre quando c’è un battesimo o un compleanno, e va bene anche per i vegani".

Cosa cucinerà per Natale?

"Il 26 dovrò essere a Roma per il Grande Fratello, ma ho già detto agli amici di preparare i tortelli. E in frigo ho sempre pronte le tagliatelle da cucinare col sugo di pomodoro e basilico per mio marito. Ai miei figli, invece, piace il ragù".

Se dovesse dedicare una sua canzone all’Emilia-Romagna, quale sceglierebbe?

"Ah, bella domanda. Scelgo Mille, perché siamo così. Anche se abbiamo tanti problemi, alla fine li risolviamo tutti. Qui c’è gente tenace, che non si piange mai addosso ed è sempre pronta a rimboccarsi le maniche".

Un augurio per il 2023 agli emiliano-romagnoli.

"Credo e spero che non cambieranno mai, anche se andando avanti i tempi saranno sempre più difficili. Ecco: restate sempre così, mangiate bene e non dimenticate le tradizioni".