Abbracciati alla piccola Sara

Ha 6 anni, si chiama Sara ed è di Faenza. E' una bimba splendida e dolce, come sanno essere dolci tutti i bimbi a quell'età. Da tempo, troppo tempo, Sara combatte contro un male subdolo, bastardo, a cui si sono arresi anche i medici

Ha 6 anni, si chiama Sara ed è di Faenza. E' una bimba splendida e dolce, come sanno essere dolci tutti i bimbi a quell'età. Da tempo, troppo tempo, Sara combatte contro un male subdolo, bastardo, a cui si sono arresi anche i medici. Bombardata per mesi e mesi dalla chemioterapia, si è detto basta, stop, fermiamoci. Non torturiamola. Niente accanimento terapeutico. E poi quelle parole maledette: non c'è più nulla da fare.

No, non è vero: c'è sempre qualcosa da fare. Uno può dire finché c'è vita c'è speranza, sì, certo. Ma in realtà c'è di più, molto di più. C'è una vita, c'è ancora una vita, che va vissuta per davvero fino alla fine e nel modo migliore possibile; altrimenti che senso avrebbe la nostra esistenza, di 6 o 90 anni che sia?

I genitori di Sara, gli splendidi genitori di Sara, potrete immaginare come sono stati in questi anni e come stanno ora. Ma ci stanno, cioè stanno lì, più abbracciati che aggrappati alla loro bimba. Abbracciarsi è amore, aggrapparsi disperazione. Ora mamma e papà si sono dati un compito, una missione. Il loro motto è: 'Continuiamo a rendere felice la nostra piccola, finché il destino, Dio o chissà cosa o chi ce lo consentiranno'.

Hanno scritto insieme a Sara un...elenco della spesa. Ci sono i sogni che la loro bimba vorrebbe realizzare: andare a cavallo, ad esempio, ed è già successo sabato. Poi diventare principessa per un giorno in un castello, e il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il bravo sindaco di Ferrara Alan Fabbri, le ha già detto che aprirà il castello estense solo per lei, tutto per lei. Poi Sara vuole andare a Gardaland, coltivare fiori, fare il bagno al mare, visitare l'acquario di Genova, diventare la modella e tante altre cose.

Mezza Italia si sta muovendo per aiutarla: gente comune e vip, Elettra Lamborghini e il signor Mario Rossi qualunque, i calciatori di serie e la lavandaia di paese. Perché l'uomo, ogni essere umano, sa essere buono se preso nel modo giusto.

E questa storia è buona, bella, anche se probabilmente, ci tocca scriverlo, la scienza ci ricorda che finirà male. Male almeno per i nostri canoni ordinari. Chissà se è vero. Ma intanto godiamocela l'esistenza, così com'è, e soprattutto goditela Sara!

Corri, vola, dolce principessina!