Editoriale

L'importanza dei libri di carta

Sempre più spesso le biblioteche di Bologna come quelle di altre città vicine prendono libri in assetto informatico. Se l'e-Book fosse affiancato dallo stesso volume in formula cartacea, tutto bene. Purtroppo non è cosi' e questo crea notevole disagio. Gli anziani sono tagliati fuori da un servizio importante come la lettura, una delle poche cose loro rimaste per trascorrere la vita c on serenità. Il risparmio sull'acquisto del cartaceo non giustifica certe scelte: favorire la lettura e' il compito principale delle biblioteche.

Carlo Nadalini

Risponde Beppe Boni

I libri in formato cartaceo vanno difesi ad ogni costo anche se gli E-book hanno una loro validità e in certi contesti una loro insostituibile praticità. Portare in viaggio un E-book non prevede ingombri, per esempio. Le biblioteche cittadine si adeguano ai tempi che cambiano perché anch'esse devono seguire i gusti e le tendenze in atto nella società, compresa quella di affidarsi per molte persone alla lettura di un libro sul tablet. Ma buona norma sarebbe non escludere il testo cartaceo, una scelta di buonsenso è offrire entrambe le versioni per dare modo agli utenti di scegliere. Personalmente non avrei dubbi: anche solo il piacere tattile di sfogliare un libro, di rileggere una pagina dalla quale si è passati distrattamente, di chiuderlo e riaprirlo è insostituibile. La biblioteca digitale è utile, quella cartacea è fondamentale. Il discorso vale anche per le scuole. Alcuni istituti hanno già cominciato ad utilizzare testi digitali, ma la nostra speranza è che non si realizzi un processo di sostituzione. Le pagine che si sfogliano costringono ad una attenzione di apprendimento che nessun tablet potrà mai sostituire. Lettura digitale e lettura cartacea sono due sorelle che possono procedere insieme senza progetti di sostituzione l'uno dell'altro.

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