Editoriale

Liste d'attesa in sanità, nuove promesse

Bologna, 10 aprile 2024 – I cittadini sono sfiduciati e sgomenti. La politica fa continuamente promesse, ma la situazione della sanità per alcuni aspetti toglie speranza e fiducia. Le liste d'attesa per le visite specialistiche sono sempre in sofferenza a Bologna come in quasi tutta l'Emilia Romagna. Possibile che non si trovi un rimedio? Cosa deve pensare un cittadino quando si sente dire senza alternative che le liste sono chiuse senza altra spiegazione? Per non parlare poi dei medici di famiglia, molti dei quali ormai ricevono solo su appuntamento, mentre dovrebbero essere il primo presidio per gli utenti.

Luciano Galletti

Risponde Beppe Boni 

Una cosa che non manca mai nella sanità dell'Emilia Romagna sono le promesse. Sulle liste d'attesa c'è un campionario infinito, ma la situazione si è sempre aggravata. Il centrosinistra addossa tutta la colpa all'attuale governo facendo finta di dimenticarsi che la situazione di difficoltà avanza progressivamente da anni. In ogni caso va accolto con speranza l'ultimo annuncio fatto dalla Regione qualche giorno fa. Vengono stanziati 30 milioni di euro per il 2024 con l'obiettivo di abbattere già entro la fine dell'estate le liste d'attesa di visite specialistiche, esami e interventi a bassa intensità. Il piano prevede assunzioni mirate e attività aggiuntive con incentivi per i dipendenti, oltre a nuovi accordi (finalmente) con la sanità privata accreditata, molto disponibile su questo fronte. Il governo dal canto proprio ha fissato il Fondo sanitario nel 2024 e quota 134,1 mld, che saliranno a 135,39 mld nel 2025 e a 136 mld nel 2026. L'obiettivo è finanziare i piani per il recupero delle liste d’attesa, alzare il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni da privato, stanziare più risorse per il rinnovo dei contratti. Inoltre il Ministero della sanità sta facendo un'analisi a livello nazionale (è la prima volta) delle liste d'attesa per avere un quadro complessivo con riferimento soprattutto alle situazioni più critiche.

beppe.boni@ilcarlino.net

voce.lettori@ilcarlino.net