MASSIMO PANDOLFI
Editoriale

Nicolò, il mistero e la morte

Si chiamava Nicolò, aveva 27 anni, dicono che era un ragazzo d'oro. E non sono sole frasi fatte che si utilizzano per ricordare chi non c'è più. Si è schiantato in moto nella sua Forlì. Nicolò è una delle nove persone che in media muoiono ogni giorno nelle strade italiane

Si chiamava Nicolò, aveva 27 anni, dicono che era un ragazzo d'oro. E non sono sole frasi fatte che si utilizzano per ricordare chi non c'è più.

Nicolò non c'è più  da venerdì sera e chissà dove sono ora il suo cuore, la sua anima. Si è schiantato in moto nella sua Forlì. Nicolò è una delle nove persone che in media muoiono ogni giorno nelle strade italiane. Nel mondo arriviamo a 3.500 vittime ogni 24 ore. Una strage.

Ma questi sono solo numeri. Numeri che ogni volta, ogni stramaledetta volta, vanno a sbattere contro il dramma, il cuore che si spacca, lo sgomento di chi piange e non sa più cosa dire e cosa fare. Nicolò verrà salutato oggi in cattedrale, nella sua città. Ci sarà un abbraccio corale con i suoi genitori; lei Albertina, parrucchiera, lui Deris, cameramen da una vita e che mezza Forlì conosce. Li guardi, li stringi forte e poi cos'altro per consolarli? Consolarli, parolona.

Nicolò era l'orgoglio di casa. Per due giorni a Forlì si è fermata la campagna elettorale, mamma Albertina è candidata a consigliere comunale, nessuno in città aveva voglia di fare politica. Come Antimo Martino, allenatore della squadra di basket che sognava l'A1 e che proprio venerdì sera è stata eliminata ai playoff. Non se l’è sentita, Martino, di recriminato troppo. 'Abbiamo appena saputo di un ragazzo che veniva sempre a fare le foto al palazzetto che è morto; mi sembra inutile e poco serio parlare troppo di basket oggi' ha più o meno detto.

Ecco: un attimo (che chiameremo mistero), può stravolgere l'esistenza di una persona, di una famiglia, di una tribù, di un popolo. Oggi piangiamo Nicolò, ma il mondo è pieno di Nicolò. Diventiamo tutti tremendamente più deboli quando veniamo a sapere di storie così. Ma forse diventiamo anche più buoni. Fragili, ma veri.

Pensateci: nella vita di tutti giorni ci perdiamo in continuazione di fronte a chissà quali giganteschi problemi e corriamo, corriamo, corriamo pensando di poter mettere ogni cosa sotto controllo.

Invece non c'è nulla sotto controllo.

Ciao Nicolò, riposa in pace.