GIANMARCO MARCHINI
Editoriale

Rinnovo di Thiago, i tifosi vogliono sapere

Forse siamo stati fraintesi. Ma che avete capito? A noi il rinnovo di Thiago non interessa affatto. Fosse per noi, passeremmo ore, pre e post partita, a discettare del camaleontismo tattico di Urbanski, della generosità di Aebischer o dei capelli di Saelemaekers

Forse siamo stati fraintesi. Ma che avete capito? A noi il rinnovo di Thiago non interessa affatto. Fosse per noi, passeremmo ore, pre e post partita, a discettare del camaleontismo tattico di Urbanski, della generosità di Aebischer o dei capelli di Saelemaekers. E allora - obiettano - perché domandate sempre di questo rinnovo? Che è questa ossessione per il futuro? Sapete perché? Semplice: perché i tifosi vogliono sapere. Bologna si interroga. C’è una città intera che sta vivendo un sogno, ma che trema all’idea che questo sogno possa fare la fine di John Travolta a Sanremo.

L’amore, per definizione, non si coniuga solo al presente: anzi, è fatto principalmente della paura per il domani. Ma poi, scusate: De Laurentiis parla del futuro di Motta, in Spagna lo accostano al Barcellona, escono i rumors in Premier, arrivano cartoline dalla sua Parigi, dal mondo Milan insistono, però - eh, no - a Bologna non se ne può parlare. Guai, si destabilizza l’ambiente. Ma come, noi? Noi che da mesi e mesi raccontiamo che meravigliosa storia sia questa squadra, che interesse dovremmo avere a inquinare il clima? Giustamente pochi giorni fa l’ad Fenucci ha detto: "Mi piacerebbe che si parlasse di più del bellissimo presente che stiamo vivendo”. Non ha detto “solo”, ma “di più”, consapevole quanto la questione rinnovo sia prioritaria per la piazza, ma soprattutto quanto lo sia per il Bologna stesso, il cui domani - negli obiettivi e nella scelta dei giocatori (chi vendere, chi comprare) è condizionato in primis dall’allenatore. Sarebbe stranino il contrario.