Editoriale

Serve un piano per i parcheggi interrati

Bologna, 13 febbraio 2024 – Venerdì sera, 9 febbraio, in occasione dell'incontro di Eurolega, al Pala Segafredo Arena, per altro, secondo "sold out" consecutivo, era vietato parcheggiare su Via Parri, lato dx, direzione Stalingrado, pena rimozione del mezzo. Fra l'altro, il venerdi precedente, alla fine della partita, diverse persone sono state multate. Quindi, tutti nel parcheggio che a fine partita si era trasformato in un colossale ingorgo. Parcheggio ancora incompleto in alcune zone, col vialetto di accesso ancora sterrato e pieno di buche. Come può l' Ente Fiera tenere un parcheggio in queste condizioni?

Carlo Bonora

Risponde Beppe Boni

L'inadeguatezza del parcheggio citato è abbastanza palese. Giriamo volentieri dubbi e quesiti all'Ente Fiera che sicuramente avrà qualcosa da dire. Bologna però è storicamente arretrata sul tema dei parcheggi. Avanzano i cantieri del tram, procedono i lavori del Passante autostradale, si impone il discutibile divieto di procedere oltre i 30 all'ora nel 70 per cento dell'area urbana, ma siamo ancora indietro sul tema della sosta. L'impostazione del Comune di Bologna è chiara: scoraggiare in tutti i modi l'utilizzo delle automobili. Ma non si può pensare di agire solo con i divieti e i paletti messi ovunque. Una società evoluta ha necessità di avere trasporti pubblici efficienti, ma è altrettanto vero che l'utilizzo dell'auto rimane prioritario nelle singole esigenze delle persone. Non è sempre sostituibile con un bus o con la bicicletta. E per un corretto utilizzo dell'auto servono anche i parcheggi. Come ha spiegato anche in una recente intervista ad un quotidiano Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio e aeroporto, se vogliamo liberare il più possibile le strade dalle auto in sosta serve un piano complessivo di parcheggi con strutture multipiano e silos interrati situati nelle aree strategiche della città. Un piano di nuovi posti sosta multipiano, spiega sempre il presidente Postacchini, è già operativo all'aeroporto (già sofferente per una viabilità incerta) e dovrebbe portare 2300 posti in più. Confcommercio già anni fa indicò 60 aree piccole e grandi, centro storico compreso, nelle quali poter realizzare parcheggi sotterranei. Ma non se ne è fatto nulla. Ci sono ancora oggi zone strategiche come il Paladozza che in occasioni di eventi e partite ne hanno necessità per evitare l'attuale caos con vetture parcheggiate ovunque. Ma per ora non c'è alternativa.

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