Editoriale

Tortellini, eterna sfida in tavola

Bologna, 29 novembre 2023 – Se c'è una cosa che unisce gli emiliano romagnoli sono i tortellini, declinati con varie formule, varie dimensioni e nomi diversi. Quando sei in giro per l'Europa e si parla di gastronomia l'Emilia Romagna viene immediatamente associata ai tortellini. Questo piatto è talmente unico che nessuno, nemmeno i cinesi più bravi a copiare ogni cosa, riusciranno mai a clonare. I modenesi e i bolognesi ne contendono la paternità con Castelfranco Emilia (Modena) che ne vanta il luogo di nascita. Concludo: per me i tortellini sono emiliani, ma soprattutto bolognesi. Andrea Stefani

Risponde Beppe Boni

Il tortellino unisce e divide nello stesso tempo. Le competizioni fra Modena e Bologna sono epiche. L'ultima qualche giorno fa. L'annuale Disfida del tortellini si è svolta a Villa Lazzari di Ponte Samoggia (Comune di Valsamoggia), a metà strada tra Modena e Bologna. Hanno vinto i modenesi durante una serata piuttosto animata e quindi siamo due a uno per loro. Ma non finisce qui, presto la rivincita. I bolognesi, guidati dal Gran Prevosto della Dotta Confraternita di Bologna, Albertino Salvadori, hanno schierato ai fornelli Ivan Poletti, Chef del ristorante Palazzo Dè Rossi di Pontecchio Marconi, mentre la Congrega di modenesi, presieduta da Giuseppe Ferrari Amorotti, ha proposto un tortellino preparato da Rina Nocetti, titolare del negozio Pasta Fresca di Maranello. Hanno votato con anonimato garantito i piatti Tortellino 1 e 2 gli sfidanti, 81 per parte e una giuria di sette saggi - esperti, capitanati dal parmense Andrea Grignaffini, direttore della Guida Espresso Ristoranti, i quali avevano a disposizione tre voti ciascuno ed hanno degustato i piatti in una saletta a parte. Risultato: giuria popolare, 80 voti per Bologna e 82 voti per Modena, giuria di qualità 27 voti per Modena. Piccola polemica finale: i modenesi hanno esagerato festeggiando con trombette da stadio, il Gran prevosto e alcuni bolognesi hanno abbandonato la sala per protesta durante le premiazioni. I tortellanti modenesi hanno anche fatto notare goliardicamente che lo chef bolognese Poletti è nato a Mirandola (Modena) e risiede da quelle parti. Mica finita. I piatti sono stati accompagnati da bottiglie di Albana, vino romagnolo. Carlo Gaggioli, decano dei vignaioli bolognesi, dall'alto dei suoi 93 anni, ha fatto notare che con i tortellini non c'è storia, si deve bere Pignoletto (ma i cugini modenesi dicono Lambrusco). Goliardia e disfide a parte, i turtlein andrebbero stampati su una ideale bandiera dell'Emilia Romagna, con tutto il rispetto per il tricolore nato a Reggio Emilia.

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