Editoriale

Tutti in piedi, grandi applausi a Jessica

Bologna, 29 febbraio 2024 – Concordo in pieno con Stefania Costantini campionessa di curling per la poca visibilità di questo sport. E io aggiungo anche per il tiro al volo specialità trap con un’atleta di nome Jessica Rossi, bolognese, campionessa olimpica di Londra 2012 che ha portato l’Italia a risultati stellari. Anche lei ha da poco conquistato di nuovo l’oro ma nessun servizio dedicato. Questi atleti di sport minori a mio avviso sono da valorizzare di più, in quanto anche loro hanno portato l’Italia in vetta al mondo.

Corinna Montanari

Risponde Beppe Boni

Anche lo sport tiene conto della legge mediatica non scritta che premia più di altre le discipline seguite dal grande pubblico. Il calcio fa da padrone, ovviamente, perché ha la capacità di mobilitare grandi masse di tifosi soprattutto quando le cose vanno bene. Basta vedere cosa succede a Bologna, con la squadra di Thiago Motta quarta in classifica come non accadeva da decenni. L'intera città vive un momento di entusiasmo collettivo, un brivido di soddisfazione che è anche riscatto di immagine. Però è vero che ci sono altri atleti che dedicano la loro vita allo sport con lo stesso impegno dei calciatori, sottraggono tempo ad affetti e famiglia, ma non godono della stessa audience. Stefania Costantini è al centro dell'attenzione, da quando conquistò la medaglia d'oro olimpica nel curling, in coppia con Amos Mosaner, ai Giochi di Pechino 2022. Jessica Rossi, casa a Crevalcore, medaglia olimpica con 99 piattelli su 100 nel trap, ha ottenuto i risultati per partecipare ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Anche lei meriterebbe l'attenzione di uno stadio, ma la legge dello sport è quella che conosciamo. Calcio, basket e tennis (ora grazie a Jannik Sinner) attirano il grande pubblico. Jessica ha appena vinto a Rabat una tappa di Coppa del mondo femminile (42/50). Tutti in piedi, applausi a Jessica come se fossimo allo stadio Dall'Ara.

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