Scuola contestata, lavori sospesi. Via al dialogo sindaco-comitati. Nordio: "Rispettare la legalità"

Stop per ora all’abbattimento degli alberi dopo gli scontri e le proteste dei giorni scorsi. Esultano gli attivisti. Il ministro in città: "Se una manifestazione è violenta, la polizia deve reagire".

Scuola contestata, lavori sospesi. Via al dialogo sindaco-comitati. Nordio: "Rispettare la legalità"

Scuola contestata, lavori sospesi. Via al dialogo sindaco-comitati. Nordio: "Rispettare la legalità"

Federica Orlandi

Dopo quasi tre ore di faccia a faccia serrato con il sindaco Matteo Lepore, ecco che la delegazione di otto membri del Comi Besta – che si oppone alla costruzione di una nuova scuola comunale perché comporta l’abbattimento di 30 alberi nel parco Don Bosco, a Bologna – finalmente esce tra gli applausi e le urla della folla. Oltre 300 persone fin dalle 17 si erano infatti riunite in presidio sotto Palazzo d’Accursio ad attendere l’esito del dialogo. "Siamo su posizioni diverse – spezza subito la tensione Roberto Panzacchi, portavoce del Comitato –. I lavori sono sospesi (altre urla e applausi, ndr), perché finalmente è stato intavolato un dialogo. La pensiamo diversamente praticamente su tutto, ma il sindaco ha garantito che non ci saranno interventi della forza pubblica. L’immaginazione civica, di cui lui è stato assessore, ha portato a questo: dobbiamo immaginare molte cose e speriamo che vengano portate a termine. Ora valuteremo l’opportunità che abbiamo concordato, cioè instaurare un tavolo, e decidere quando ci si vedrà". Quattro ore e passa di presidio, ma l’epilogo è tra i sorrisi dei manifestanti.

Un "passo avanti" per il sindaco Lepore, che anticipa l’istituzione di un tavolo a cui "ho proposto che siedano anche i cittadini favorevoli", dato che per il Quartiere San Donato le Besta sono fondamentali e bisogna evitare una fuga di iscrizioni; inoltre non abbiano molto tempo perché c’è il Pnrr con le sue scadenze". Per ora però, il cantiere resta sospeso, "anche perché al momento lo spazio è pieno di persone". Palazzo d’Accursio però ha già conteggiato "diverse centinaia di migliaia di euro di danni per lo stop. Però ora la questione dell’ordine pubblico dobbiamo metterla da parte, perché per far ripartire i lavori servirebbe la forza pubblica e questo è il contrario del dialogo". Insomma, il Comitato per ora esulta.

Nel frattempo, interviene sul caso Besta anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in città per il convegno organizzato da Fratelli d’Italia con il viceministro Galeazzo Bignami, il senatore Marco Lisei e il candidato alle Europee Stefano Cavedagna. Intervistato dal vicedirettore del Resto del Carlino, Valerio Baroncini, alla domanda sui recenti episodi legati ai lavori al parco Don Bosco, risponde: "Esiste un principio di proporzionalità. Ben vengano le manifestazioni di dissenso, che a volte fanno emergere problemi reali. Ma nel rispetto della legalità. Se una manifestazione è violenta, ma le persone sono disarmate, è giusto che la polizia non spari col mitra, ma deve usare gli strumenti appositi e proporzionati a reagire, come è addestrata a fare. Taser, spray urticanti e idranti vanno usati in base a questo. È infatti intollerabile che al termine di certi scontri 50 poliziotti finiscano al pronto soccorso, contro quattro o cinque manifestanti. Chi fa occupazioni – chiude il ministro, tra gli applausi della sala gremita –, cortei non autorizzati dove chi protesta ha il casco o il volto coperto, sono illegali e perciò da sanzionare".