L’Alma Juventus Fano affronterà domani pomeriggio alle 14.30 il Notaresco, nella gara valida per il recupero della ventitreesima giornata. Gli abruzzesi sono attualmente settimi in classifica con trentasei punti, a due lunghezze dalla zona play-off. Sono nove le vittorie e altrettanti i pareggi, cinque le sconfitte; tra le mura amiche il ruolino di marcia è migliore: ventidue punti, frutto di cinque successi, sette segni ics e una sola caduta. In trasferta i rossoblu hanno guadagnato 14 punti, con quattro vittorie e altrettante sconfitte più due pareggi. Ventisei i gol fatti e 23 quelli subitì. Il tecnico abruzzese Alessandro Bruno è agguerrito e nella trasferta di Fano vuole fare risultato: "Noi siamo già carichissimi, perché ci teniamo tantissimo a questa partita. Per noi Fano è una tappa fondamentale – ha detto – perché ci teniamo a chiudere definitivamente il discorso salvezza, per noi è come se fosse una finale quindi giocheremo con il coltello tra i denti. Sicuramente valuterò un turn-over, dato che noi sabato abbiamo giocato; stiamo vedendo durante gli allenamenti le condizioni dei ragazzi, abbiamo tanti giocatori che hanno voglia di mettersi in mostra e molto probabilmente faranno parte della gara".
Il Fano però non può fare sconti, perché ha bisogno di punti essendo a meno nove dalla salvezza diretta e solamente a più uno dalla retrocessione diretta: "Sarà una gara durissima, perché è vero che il Fano è in difficoltà per quello che riguarda la classifica, ma venderà cara la propria pelle. C’è stato un passaggio societario in quest’ultimo periodo e saranno sicuramente carichi e motivati, cercheranno di fare punti salvezza. Per loro sarà un dentro o fuori, perché comunque si vogliono salvare e le partite in casa devono vincerle. Mi aspetto un clima molto infuocato".
Alessandro Brandoni, tifoso granata e responsabile della Lega locale, porta l’attenzione sullo stadio ‘Mancini’, essendo i lavori fermi da oltre due anni: "Nonostante gli slogan e i numeri amplificati ogni giorno dall’attuale giunta, Fano in questi anni si è ripiegata su se stessa a discapito della qualità della vita, con un elenco di disagi e opere non fatte molto lungo, ma mi voglio soffermare sulle infrastrutture sportive che mi stanno particolarmente a cuore, e ovviamente balza all’occhio il restyling dello stadio che è stato abbandonato in itinere". Una città come Fano non merita sicuramente uno stadio fatiscente e con lavori in corso perenni.
Lara Facchini