"I fan dell’astensionismo?. Sono solo irresponsabili"

Cartoceto, il sindaco uscente Enrico Rossi corre da solo per il terzo mandato "Senza il quorum, il commissariamento paralizzerebbe l’attività amministrativa".

"I fan dell’astensionismo?. Sono solo irresponsabili"

"I fan dell’astensionismo?. Sono solo irresponsabili"

Enrico Rossi dopo aver sconfitto tre competitor nelle amministrative del 2014 e aver avuto la meglio su Longhi nel 2019 con oltre il 71% dei consensi, per centrare il tris dovrà vedersela l’8 e il 9 giugno solo con il quorum del 40% degli aventi diritto.

Com’è nata la scelta di candidarsi per il terzo mandato?

"Quando a febbraio è emersa questa possibilità ci siamo confrontati internamente e ho accettato, mosso dalla consapevolezza che in questi 10 anni abbiamo fatto molto dal punto di vista delle infrastrutture, investendo sui contenitori e ora occorre metterci all’interno il massimo dei contenuti".

Di quali contenitori parla?

"Alle due ‘officine’, che sono importanti spazi di conoscenza e formazione, al teatro, agli edifici scolastici riqualificati per oltre 800mila euro e anche alle mura. Investimenti che continuano a rendere attrattivo il territorio e saranno strategici per i prossimi decenni, consentendoci di farci trovare pronti di fronte alle dinamiche sociali legate allo sviluppo economico e occupazionale. Cartoceto, a differenza di molti comuni, continua a crescere: un anno fa eravamo 7.900 abitanti, oggi superiamo gli 8.100. L’incremento demografico è positivo, è un segnale che stiamo percorrendo la direzione giusta, ma creati i presupposti bisogna agire con ancora più impegno e lungimiranza".

In che modo?

"Ad esempio, creando progetti di orientamento, formazione e integrazione del tessuto sociale con quello economico e produttivo, che è in fase di espansione. Basti pensare che nella nostra zona industriale entro un anno si insedieranno due altre realtà, per un totale di 180 nuovi posti di lavoro nel prossimo triennio. E di fronte a un simile trend, serve un ulteriore scatto di reni, rispetto ad un percorso che sarà ancora più difficile di quello infrastrutturale; ed è questa la principale motivazione della mia ricandidatura".

Avrebbe mai pensato di trovarsi a correre da solo?

"Guardi, è una situazione molto triste, inaspettata e che mai avrei voluto".

Com’è stato possibile?

"Non mi va di addentrarmi nelle dinamiche, estranee al nostro gruppo, che non hanno consentito la formazione di un’altra lista, ma un appunto lo voglio fare".

A chi si rivolge?

"A quanti in questi giorni stanno perorando la causa dell’astensionismo. Lasciare un Comune di questa portata e potenzialità nelle mani di un commissario, che si occuperebbe solo dell’ordinario, paralizzando, di fatto, l’attività amministrativa, sarebbe un atto di grande irresponsabilità verso il territorio, mascherato dall’ipocrisia di chi vorrebbe dipingere la vittoria della nostra lista come una sorta di ’dittatura’".

Sandro Franceschetti