BEATRICE TERENZI
Cronaca

Mastrangelo e l’impresa della A2: "Immensi noi e i tifosi: grazie Fano"

Smartsystem promossa: il coach celebra squadra, club e città: "La svolta? Smettere di pensare ai nostri difetti"

Mastrangelo e l’impresa della A2: "Immensi noi e i tifosi: grazie Fano"

Mastrangelo e l’impresa della A2: "Immensi noi e i tifosi: grazie Fano"

Vincenzo Mastrangelo è l’uomo che ha portato Fano in serie A2. Il coach pugliese è arrivato a metà stagione curando il mal di trasferta e dando fiducia ai giovani. La Virtus ha cambiato mentalità. Ha iniziato a mordere. Una cavalcata lineare e concreta. Fino all’apoteosi di sabato a San Donà, battuta nella serie di finale 2-0. Una gara infinita che si è conclusa al tie-break. Mastrangelo, che sensazioni ha vissuto, prima durante e dopo?

"La stessa tensione delle altre, il segreto è proprio quello controllarla. E ora provo tanta felicità e orgoglio per essere riuscito a raggiungere quello per cui ero venuto a Fano".

Quando ha capito che si poteva fare?

"Durante i 15 giorni che hanno preceduto la finale di Coppa Italia (persa, ndr). Lì ho capito il mood di questo gruppo e la squadra l’ho sentita mia".

Quale è stata la chiave di lettura e quale la svolta?

"Smetterla di pensare troppo ai nostri difetti, anzi scherzarci sopra, e motivare i ragazzi che nella nostra fase di battuta-muro e difesa e contrattacco avevamo un potenziale enorme".

Siete stati promossi lontano dalle mura amiche. Dal mal di trasferta a vincere la serie A2 fuori. Cosa significa?

"Aver fatto bene il mio lavoro e ci tengo a far notare che negli ultimi 3 mesi e mezzo abbiamo perso solo, e sottolineo solo, una partita in casa, la finale di Coppa Italia e una fuori in semifinale playoff".

Come avete festeggiato?

"Tutti insieme. Noi siamo una squadra e per squadra intendo società, staff, giocatori e tifosi che sono venuti a sostenerci fino in Veneto".

A chi dedica questa promozione?

"Alla persona più importante della mia vita, la mia compagna Rosangela e, permettetemelo, a me stesso: uscire da una immeritata delusione (Taranto, ndr) e tornare in campo per vincere l’ennesimo campionato è motivo di orgoglio".

Cosa vorrebbe dire al pubblico di Fano?

"Immensi, grazie di cuore. Questo pubblico è questa città mi stanno entrando dentro giorno dopo giorno".

Nella sua carriera di allenatore ha vinto tanto. Che valore ha questo ennesimo successo?

"Ogni successo ha il suo valore, facciamo sport agonistico e vincere è il nostro obiettivo. Ma dietro devono esserci sempre passione e voglia di ripetersi sapendo che sarà sempre più difficile. So che la fiamma che ho dentro mi spinge a continuare per cercarne altri".