"Il problema di Mondolfo? Sono le scie chimiche"

Una quindicina di cittadini scrive al sindaco Barbieri per chiedere rassicurazioni. "Anche nel nostro territorio si fanno esperimenti di manipolazione del clima?"

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Mondolfo, 9 aprile 2023 – Una quindicina di cittadini di Mondolfo, aderenti al comitato ‘I guardiani del cielo’ (che lotta contro le presunte tecniche di geoingegneria atmosferica: irrorazioni chimiche per far piovere o, ad esempio, diradare le nebbie) hanno scritto al sindaco Nicola Barbieri, allegando 8 pagine di documentazione, "per chiedere se anche nel loro territorio avvengono le attività di geoingegneria finalizzate alla manipolazione del clima tramite la dispersione nell’aria delle cosiddette ‘scie chimiche’".

"In effetti – sottolinea una nota di questi cittadini -, dalle informazioni di cui disponiamo e trasmesse per iscritto al sindaco, emerge che queste attività di cambiamento climatico sono in uso in Italia e altrove, da decenni. Lo dimostrano alcuni esempi: la legge del 1994 n. 36 (‘è adottato il regolamento per delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell’acqua’); e il ‘progetto pioggia’ della Regione Puglia del 2005". "Già dal 1961 – aggiunge il comunicato -, Israele pratica la cosiddetta ‘inseminazione artificiale delle nuvole’ per aumentare le precipitazioni nelle aree desertiche del paese. Molte interrogazioni sulla questione delle scie chimiche, sia a livello europeo che nazionale, in particolare sul perché si nascondono informazioni in merito, sono rimaste senza risposta o hanno avuto responsi poco convincenti. Tutto ciò, in assoluta inosservanza del dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini".

La richiesta d’informazione al sindaco "si poggia su un documento – scrivono ancora i cittadini – che fa riferimento a molteplici studi scientifici che attestano la presenza, nelle scie, di elementi chimici pesanti, irrorati da prima in cielo con conseguenti precipitazioni fino al livello del suolo, perciò respirabili e dannosi per la salute. Sospetti che siano responsabili della crescita di malattie cardiorespiratorie e neurodegenerative non appaiono fantasiosi. La velatura delle radiazioni solari che causano le scie, del resto, produce una carenza di vitamine D, con tutte le conseguenze nocive sulla salute".

"Con la nostra richiesta al sindaco, che è il primo responsabile della salute pubblica – termina la nota - esercitiamo il diritto all’informazione su questioni sensibili in quanto si tratta della salute dei nostri figli, nipoti, anziani e dell’ambiente".