TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Nonna falciata da un’auto davanti alla nipote. A 56 anni muore mentre torna dal lavoro

Tragedia a Bellocchi. A investire Kozeta Caushaj è stata una Smart. Conducente denunciata per omicidio stradale. Ragazzina illesa ma sotto choc

Nonna falciata da un’auto davanti alla nipote. A 56 anni muore mentre torna dal lavoro

Nonna falciata da un’auto davanti alla nipote. A 56 anni muore mentre torna dal lavoro

Tornava a casa dal lavoro Kozeta Caushaj, 56enne di origine albanese, quando sul lungo rettilineo della VI strada di Bellocchi appena asfaltato per il passaggio del Giro, mercoledì notte ha trovato la morte. Nessun segno di frenata sull’asfalto liscio. Ed andava forte quella piccola auto che l’ha falciata, investendola da dietro, in un punto particolarmente buio per la presenza di una grossa pianta nel lato opposto della strada, in cui si alternano i lampioni dell’illuminazione pubblica.

Una piccola Smart l’ha strappata alla vita, arrivandole addosso proprio nell’attimo in cui la donna, una collaboratrice domestica, si è sporta un po’ più a sinistra, per evitare l’ostacolo della fermata dell’autobus che le impediva il passaggio sull’erba, immediatamente dopo il civico 39, andando verso il centro abitato. Un piccolo istante, fatale. Erano circa le 23.15 mercoledì notte e alla donna mancavano poche decine di metri per arrivare a casa. Kozeta stava infatti camminando sul ciglio della strada, sul lato destro della corsia, accanto alla nipote di 13 anni, tremendamente sotto choc ma miracolosamente illesa perché la vettura non l’ha sfiorata, pur passandole accanto a pochi millimetri. La nonna, invece, è stata presa in pieno e catapultata in avanti a una decina di metri di distanza. "Ha visto bianco e la nonna volare" ci ha riferito l’avvocato che tutelerà la famiglia di Kozeta, nel processo per questo omicidio stradale. Alla guida della Smart, c’era una 35enne di Fano, che non ha visto la donna ma ha sentito l’urto e si è fermata subito allertando i soccorsi. Ma purtroppo per Kozeta non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno preso in carico la ragazzina, la polizia stradale di Cagli e i vigili del fuoco di Fano per illuminare la zona e consentire così agli agenti di fare i primi rilievi di legge per determinare la dinamica. La vettura è stata immediatamente sequestrata e la conducente, che è risultata negativa all’alcoltest, denunciata per omicidio stradale. Ieri pomeriggio verso l’ora di pranzo, la stradale è tornata sul luogo della tragedia, per fotografare la scena anche alla luce del sole. Immobile sul ciglio della strada, con le dita delle mani intrecciate dietro la nuca, ci hanno trovato Andi, il figlio di Kozeta, coetaneo della ragazza che l’ha investita.

"Era mia madre" è riuscito a dire tra le lacrime, che gli scendevano copiose dagli occhi nascosti da grosse lenti nere, mentre camminava tra i frammenti di quella maledetta auto rimasti sparsi a terra attorno alla fermata dell’autobus. Poi il suo sguardo si è posato sulla siepe retrostante, dove giaceva ancora un effetto personale della madre, che Andi subito ha raccolto con le mani e messo in un sacchetto di plastica. Come sta la ragazza? gli abbiamo chiesto. "Fisicamente bene ma è sconvolta - ha risposto laconico e frastornato -. Era mia madre. Ma anche per lei era come una mamma…".