"Ospedale usato per alimentare la propaganda"

Durante il Consiglio regionale si discute del caso dell'ospedale di Pergola, con costosi lavori contestati e un problema elettrico che ha costretto l'evacuazione di 32 pazienti. Il Movimento 5 Stelle critica l'investimento di 30 milioni per la struttura, sottolineando il disagio causato alle famiglie dei pazienti.

"Ospedale usato per alimentare la propaganda"

"Ospedale usato per alimentare la propaganda"

"Si crea disagio ai pazienti e alle loro famiglie solo per alimentare la propaganda di un assessore regionale e di un parlamentare che da quel territorio provengono". Questa la stoccata di Marta Ruggeri (foto), capogruppo del Movimento 5 Stelle, ieri in Consiglio regionale, dove si è parlato dell’ospedale di Pergola: dei costosi lavori contestati da più parti e del problema elettrico verificatosi nel marzo scorso, che ha costretto l’Ast all’evacuazione di 32 degenti temporaneamente trasferiti a Urbino.

L’assessore Saltamartini, rispondendo all’interrogazione, ha parlato dell’ospedale di Pergola come di una struttura perfettamente efficiente e "da non denigrare". Da qui la replica della consigliera Ruggeri: "Se è una struttura perfettamente efficiente – ha detto – allora perché questa giunta ha deciso di investirci 30 milioni per una ristrutturazione, più di qualsiasi altro intervento fatto in provincia? Da quanto emerso dopo il guasto avvenuto, si sono appresi i numeri dei degenti dell’ospedale di Pergola: nella notte tra il 16 e 17 marzo erano 32 nei reparti di medicina e riabilitazione e sono stati poi tutti trasferiti nell’ospedale di Urbino".

"Noi siamo per la sanità di prossimità, e, quindi, crediamo sia giusto e doveroso che i pazienti anziani e con cronicità trovino risposte ai loro problemi di salute vicino a dove abitano o addirittura nel loro territorio comunale laddove possibile; ma quei pazienti venivano alla costa, nei fatti subendo forzatamente trasporti dalla costa a Pergola, creando disagio a pazienti e alle loro famiglie, e questo – la stoccata finale – solo per alimentare la propaganda di un assessore regionale e di un parlamentare che da quel territorio provengono".