Salvataggi, c’è accordo. Ma solo a Ponente

I concessionari di spiaggia di Ponente hanno risolto i problemi con il personale di salvataggio, garantendo il servizio fino al 22 settembre. L'accordo, sottoscritto ieri, prevede un bagnino ogni 300 metri nei giorni feriali e due nei festivi. Situazione più complessa a Levante e Sottomonte.

Salvataggi, c’è accordo. Ma solo a Ponente

I concessionari di spiaggia di Ponente hanno risolto i problemi con il personale di salvataggio, garantendo il servizio fino al 22 settembre. L'accordo, sottoscritto ieri, prevede un bagnino ogni 300 metri nei giorni feriali e due nei festivi. Situazione più complessa a Levante e Sottomonte.

Anche se i tempi reali li detterà il meteo e quindi le pioggie e le tamperature, tutti i concessionari di spiaggia di Ponente e cioè quelli che vanno dal Moletto fino al Porto, hanno risolto i problemi con il personale di salvataggio per cui si arriva fino al 22 di settembre. E cioè viene garantito il servizio, così come voluto dall’ammiragliato delle Capitanerie di Porto, con il personale di salvataggio ogni 300 metri nei giorni feriali e con invece due bagnini nei giorni festivi e cioè la domenica. Giornata in cui, se il tempo regge, l’afflusso negli arenili è alto.

Un accordo, quello stipulato dal consorzio di Ponente, che era già nell’aria da giorni perché tutti i gestori, già in un precedente incontro, avevano trovato un’intesa di massima che ieri però è stato sottoscritto e quindi diventa di fatto operativo. Non si hanno ancora indicazioni invece per quello che riguarda il consorzio di Levante, dove, comunque, le strutture vengono garantite per i villeggianti e i clienti degli alberghi fino al 15. L’apertura degli stabilimenti balneari è stata al centro anche di un incontro degli albergatori perché molte strutture ricettive mettono nel pacchetto vacanze anche l’uso di un ombrellone e di uno sdraio. Invece è un po’ più complecata la situazione nell’area di Sottomonte dove gli accordi con il personale di salvataggio cessava il primo di settembre.

Per cui, il numero delle strutture che resteranno aperte adesso che è caduto l’escamotage dell’elioterapia (cioè tenere aperti senza il salvataggio), sarà difficile da stimare, perché al di là della buona volontà o meno dei concessionari, resta il nodo del personale visto che si riaprono le scuole e molti giovani che d’estate svolgono il lavoro di bagnini sono studenti che arrotondano.