Vandalizzata la tomba di un ragazzino

E’ successo al cimitero di Rosciano. Distrutto il trofeo vinto a una gara di pesca. "Ma ci si accanisce anche sui crocifissi"

Un trofeo vinto in una gara di pesca, posto sulla tomba di un ragazzino morto 30 anni fa, è stato strappato e rubato. Qualcuno ha staccato dalla base una piccola torretta con sopra dei pesci sospesi da colonnine. E’ successo al cimitero di Rosciano, in uno dei padiglioni interni. Lo denuncia Enzo Di Tommaso, commissario comunale di Forza Italia, che si è recato sul posto dopo la segnalazione della madre del defunto. "La signora era molto provata – riferisce l’esponente politico – e mi ha mostrato anche altre tombe, dalle quali sono stati rubati i crocefissi e altri oggetti sacri".

Dunque non si tratterebbe di un episodio isolato, ma dell’ennesimo atto vandalico, perpetrato in un camposanto dove episodi del genere non sono una novità. Desta tuttavia una certa inquietudine, manifestata anche da diversi visitatori abituali, il recente accanimento sulle tombe e sulle croci. Fatto che, stando a quanto già accaduto, non farebbe escludere l’azione di profanatori di sepolture e non di comuni teppisti. Alcuni anziani ricordano difatti quanto avvenne nel cimitero la notte del 23 dicembre del 2020, quando venne data alle fiamme una tomba e rubata la foto della defunta, nel campo delle sepolture a terra. I carabinieri, intervenuti sul posto, trovarono anche tracce di colature di cera e di carta bruciata. L’episodio diede adito a diverse ipotesi, tra cui quella di particolari rituali di "magia nera", nel corso dei quali si adoperano appunto delle candele. Un’ipotesi che però non fu mai provata.

"Questi atti inqualificabili – chiosa l’esponente di Forza Italia – hanno profondamente turbato chi fa visita ai parenti defunti e si aggiungono ai frequenti furti di fiori e piante. Serve quindi più sorveglianza, perché il custode non riesce da solo a controllare l’area anche di notte". Forse i responsabili di tali profanazioni, ipotizza Di Tommaso, agiscono proprio quando i cancelli del cimitero si chiudono, approfittando del fatto che dall’interno si possono aprire con un pulsante. Un accorgimento che serve a chi, inavvertitamente, dovesse rimanere chiuso.