Vola in paradiso dopo cinque set. La Virtus torna nel grande volley

A San Donà un match vietato ai deboli di cuore premia il grande cuore di Fano e della sua squadra. Delusione tra i veneti. Tifosi in delirio. Sventolano bandiere. Foto di rito e invasione in segno di festa .

Vola in paradiso dopo cinque set. La Virtus torna nel grande volley

Vola in paradiso dopo cinque set. La Virtus torna nel grande volley

san dona’

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fano

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PERSONAL TIME DI PIAVE: Tulone 2, Parisi ne, Bassanello (L1), Giannotti 30, Favaro 16, Guastamacchia 10, Iorno 9, Paludet, Trevision ne, Lazzaron ne, Tuis (L2) ne, Cunial 3, Umek 10, Lazzarini ne. All.: Moretti.

SMARTSYSTEM VIRTUS VOLLEY FANO: Dimitrov 31, Roberti 10, Galdenzi 9, Merlo 17, Partenio 5, Raffa (L1), Uguccioni, Margutti 3, Focosi ne, Mazzon ne, Gori, , Sorcinelli (L2) ne, Maletto 7. All.: Mastrangelo-Roscini.

PARZIALI: 21-25 (28’), 27-25 (37’), 21-25 (32’), 27-25 (37’), 11-15 (19’).

Impresa Virtus. Vince anche a San Donà e sale in serie A2. I biancorossi dopo aver vinto al Palas Allende in garauno della finale, ieri pomeriggio hanno espugnato al tie-break il campo veneto, chiudendo la serie sul 2-0. Festa anche per i 200 fanesi arrivati al Nord con un pullman e diverse auto.

Una battaglia tecnica e di nervi. Ma i marchigiani hanno dimostrato maggiore maturità e solidità.

Alla vigilia erano sereni e questa è stata la loro forza. Un successo che non solo premia un anno super, ma anche un percorso costellato da sacrificio e dedizione. Dietro c’è una società ben strutturata con figure esperte con la passione dentro. Uno su tutti il diesse Mattia Brunetti che ha costruito questo roster, non senza difficoltà. Poi c’è il presidente Emidio Cennerilli sempre presente quando conta.

Un pensiero anche a coach Paolo Tofoli che ha lasciato questo gruppo che era secondo in classifica. Al suo posto è arrivato il mago Vincenzo Mastrangelo. Esperienza e mentalità. Il tecnico calabrese ha dato una forma a questi ragazzi indirizzandoli sulla strada giusta. Dal mal di trasferta alla sicurezza anche fuori dalle mura amiche, fino al coronamento di compiere il grande salto proprio lontano da casa. Si realizza un sogno dopo tante stagioni al vertice, come l’anno scorso a un passo dalla finale per poi vedersi svanire il grande traguardo.

Questa volta Fano ha conquistato quello che meritava con un gioco veloce, gagliardo, concreto. Spettacolo e gioia. Una promozione agognata e aspettata da ben 23 anni quando la Virtus retrocesse. I fanesi fin dalle prime battute mordono, aggiudicandosi il primo set. Nel secondo c’è il ritorno dei locali che pareggiano ai vantaggi. Nel terzo è Dimitrov il trascinatore. Il quarto è il tempo del grande equilibrio. Si va al quinto. All’ultimo respiro. La Smartsystem è in A2.

Beatrice Terenzi