Allarme sulla sicurezza. Crescono i reati di strada come i furti e le rapine. Frena il cybercrimine

I dati fotografano i delitti venuti a galla in seguito alle segnalazioni fatte dai cittadini alle forze dell’ordine: Fermo risulta purtroppo al primo posto nelle Marche con 3.049 denunce ogni 100mila abitanti.

Allarme sulla sicurezza. Crescono i reati di strada come i furti e le rapine. Frena il cybercrimine

Allarme sulla sicurezza. Crescono i reati di strada come i furti e le rapine. Frena il cybercrimine

Tornano a crescere i cosiddetti reati di strada, come rapine e furti, mentre rallenta la corsa del cybercrimine che, per le vicissitudini legate anche alla pandemia, aveva avuto un’impennata importante fino al 2022. E’ questo il quadro della provincia di Fermo, che emerge dalle statistiche sulla criminalità aggiornate al primo semestre 2023, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno e confrontate con gli anni precedenti. I dati fotografano i delitti venuti a galla in seguito alle segnalazioni della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo forestale dello Stato, della polizia penitenziaria, della Dia, della polizia Municipale, della polizia provinciale e della Guardia costiera. Per elaborare le classifiche provinciali il numero delle segnalazioni rilevate è stato rapportato alla popolazione residente della provincia. Ecco allora che quella di Fermo risulta al primo posto nelle Marche con 3049 denunce ogni centomila abitanti. Le denunce totali del primo semestre del 2023 sono state addirittura 5.104. Numeri che hanno fatto scalare di cinque posizioni il Fermano anche nella speciale classifica nazionale. Nello stesso arco temporale del 2022, infatti, le denunce aerano state 2.885,1 ogni centomila abitanti e quelle totali 4.861. Tornando al 2023 la provincia di Fermo stacca di non molto quella di Ascoli Piceno, che si trova al secondo posto con 2915,8 denunce ogni centomila abitanti. Terzo posto per Ancona 2629,9, seguita da Pesaro Urbino con 2583,5. Fanalino di coda Macerata con 2434,3 denunce.

Per fare un paragone a livello nazionale Fermo non è molto distante da province come quelle di Napoli con 4579,1 ogni centomila abitanti, Palermo con 3784, 6, Messina con 2712,2 e Vibo Valentia con 3.069,3. Volendo fare una riflessione, va detto che parliamo di territori dove vige ancora una certa omertà e tali dati andrebbero presi con il beneficio di inventario. Nello specifico questi sono i numeri del primo semestre del 2023 registrati nella Provincia di Fermo: omicidi volontari 1, omicidi colposi 3, tentati omicidi 1, violenze sessuali 6, minacce 147, percosse 36, lesioni dolose 131, danneggiamenti 575, incendi dolosi 11, rapine 47, furti 1943, stupefacenti 64, truffe e frodi informatiche 835, delitti informatici 124, associazioni a delinquere 1, estorsioni 30, riciclaggio e impiego di denaro 3, danneggiamento a seguito di incendio 8, contraffazione di marchi e prodotti industriali 5. Dunque nuova impennata di furti e rapine mentre rallenta la corsa del cybercrimine. Si interrompe così il progressivo calo della criminalità predatoria in corso dal 2013, divenuto crollo con le restrizioni ai movimenti in pandemia. Gli illeciti, che negli ultimi anni si erano spostati sul web facendo crescere vertiginosamente le frodi informatiche, tornano quindi in strada. Soprattutto nei contesti urbani più densamente popolati, con aumenti che superano i livelli pre-Covid.

Fabio Castori