Analizzati i cellulari,. Sohaib ’cercato’

Nuovi messaggi sul cellulare suggeriscono che la vittima chiese a Sohaib Teima di accompagnarla in Val d’Aosta per paura. Si indaga sulle motivazioni di Auriane Laisne e sul suo coinvolgimento in precedenti vicende. L'ipotesi di omicidio premeditato potrebbe vacillare. Prossima udienza per decidere sull'estradizione dell'indagato.

Analizzati i cellulari,. Sohaib ’cercato’

Analizzati i cellulari,. Sohaib ’cercato’

Ci sarebbero dei messaggi ritrovati sul telefonino in cui si legge che sarebbe stata la vittima a chiedere a Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini egiziane accusato del delitto, di andare con lei in Val d’Aosta per un’escursione. E’ quanto emerso in queste ore in Francia dopo l’analisi dei contenuti del cellulare del giovane effettuato dai poliziotti della gerdarmerie national. Secondo le indiscrezioni trapelate, Auriane Laisne, la 22enne francese trovata morta in una chiesetta abbandonata nei pressi dei ruderi del villaggio abbandonato dell’Equilivaz, avrebbe chiesto di essere accompagnata dal giovane fermano perché aveva paura. Ma paura di cosa o di chi? I due ufficialmente si sono recati in Val d’Aosta per andare a fare "urbex", una pratica in voga tra i giovani alla ricerca di luoghi abbandonati e infestati da fantasmi. Gli interrogativi da porsi, però, sono diversi: Auriene aveva paura di andare in un luogo sconosciuto ed era spaventata per la suggestione che quel tipo di turismo alimenta? Oppure aveva paura di qualcuno? Poco più di un mese fa la 22enne era stata fermata all’aeroporto di Roma con 35 grammi di cocaina e poi era stata rilasciata. Come mai? Potrebbe aver rivelato quali erano le sue fonti di approvvigionamento per spiegare il suo ruolo marginale nella vicenda? Se così fosse, qualcuno avrebbe potuto decidere di fargliela pagare? Sta di fatto che, se i messaggi rinvenuti risulteranno essere stati scritti realmente dalla vittima, verrebbe a cadere l’ipotesi dell’omicidio premeditato e anche il castello accusatorio inizierebbe a vacillare. Intanto per domani, dopo il rinvio per il malore accusato dal 21enne fermano, è prevista una nuova udienza davanti alla ‘chambre de l’instruction’ della Corte d’appello di Grenoble per decidere sulla richiesta di estradizione che, se accolta, permetterebbe il rientro in Italia dell’indagato.

Fabio Castori