Arresti e denunce, un anno in prima linea "Premiamo chi si è distinto con coraggio"

Le parole del questore Romano a teatro. Riconoscimento ai poliziotti, ma anche ai sanitari. Sul palco le scuole e l’appello alla legalità

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di Fabio Castori

"Esserci sempre"! E’ questo il motto che dal 1852, anno in cui è stato istituito il corpo delle guardie di pubblica sicurezza, oggi polizia di Stato, accompagna l’impegno profuso da chi è quotidianamente a servizio del cittadino. Un motto che ha portato ieri a celebrare il 170esimo anniversario della fondazione della polizia con una cerimonia istituzionale che ha avuto inizio alle 10 presso nel piazzale della questura, dove il questore, Rosa Romano, alla presenza del prefetto, Vincenza Filippi, ha deposto una corona d’alloro alla lapide dedicata ai agli agenti che hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del servizio istituzionale. Poi tutti in piazza, dove sono stati esposti i mezzi della polizia e dove un picchetto ha reso gli onori alla Romano e alla Filippi. La cerimonia vera e propria si è svolta però al teatro dell’Aquila, dove tra le tante autorità è stata registrata la presenza del procuratore capo, Raffaele Iannella, dell’arcivescovo Rocco Pennacchio, del presidente del tribunale Bruno Castagnoli.

A fare gli onori di casa è stata il questore che ha voluto tracciare un bilancio dell’attività svolta nel 2021: "In primis voglio ricordare i 20 poliziotti che in tutta Italia hanno perso la vita a causa del Covid a conferma del nostro servizio fatto di assidua presenza tra la gente, che caratterizza il nostro motto ’Esserci sempre’ per garantire la sicurezza delle comunità per le quali la polizia è parte integrante. Gli anni 2020 e 2021 hanno visto il nostro impegno a 360 gradi sul territorio: dai servizi a tutela della salute, a quelli per la sicurezza dei cittadini e della prevenzione degli assembramenti, agli aiuti per la distribuzione delle mascherine e della raccolta di generi alimentari per i più bisognosi. È proprio per tale straordinario impegno che oggi il presidente Mattarella ha conferito alla bandiera della polizia di Stato la medaglia d’oro al valor civile per le attività svolte durante la pandemia". Questi i risultati conseguiti dalla squadra mobile con la sua attività investigativa, in collaborazione con l’ufficio prevenzione generale e la squadra volante: Sono state 17.734 le persone controllate, 42 arresti gli arresti e 334 le denunce a piede libero. Gli investigatori della squadra mobile hanno trattato ben 78 codici rossi, di cui 46 casi di maltrattamenti, 13 casi di atti persecutori, 4 concernenti reati sessuali, 4 casi di lesioni personali aggravate. Inoltre sono state eseguite 8 misure cautelari per i reati contro la persona in materia sessuale e danno a minori. L’attività dalla divisione anticrimine ha consentito di registrare 200 reati in meno contro il patrimonio rispetto al 2020.

Sempre l’Anticrimine ha eseguito 13 avvisi orali, 2 sorveglianze speciali con obbligo di soggiorno, 23 Daspo sportivi, 21 Daspo urbani, 22 provvedimenti del questore in tema di prevenzione di fenomeni di violenza di genere e maltrattamento in famiglia. L’attività della divisione amministrativa e sociale dell’immigrazione, ha rilasciato 2605 passaporti, 1010 licenze di porto di fucile per uso caccia e sportivo. Sono state poi erogate 552 sanzioni amministrative in violazione della normativa Covid e sono stati controllati 800 servizi pubblici. L’ufficio immigrazione ha rilasciato 4698 permessi di soggiorno a cittadini stranieri, 53 decreti di espulsione e 43 ordini ad abbandonare il territorio nazionale nei confronti di stranieri irregolari. La sezione di polizia stradale ha controllato 21.139 persone, 22.243 veicoli, elevato 4947 sanzioni, ritirato 83 patenti, con 132 sequestri amministrativi e 52 persone denunciate in stato di libertà. Il questore e il prefetto hanno poi premiato il personale della polizia che si è distinto nello svolgimento di particolari attività e hanno consegnato, una targa speciale al direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta. In rappresentanza di tutti gli operatori sanitari sul palco sono stati invitati il direttore del dipartimento di malattie infettive, Giorgio Amadio, la primaria di Rianimazione Luisanna Cola, Luca Polci, facente funzione della direzione medica ospedaliera, Stefano Angelici, direttore dipartimento medico, Renato Rocchi, dirigente delle professioni sanitarie, Alessandro Valentino, primario del Pronto Soccorso, e Giuseppe Ciarrocchi, direttore del dipartimento di prevenzione. Menzione particolare, seppur assente, anche per Licio Livini ex direttore di Area Vasta 4.