Avis, numeri in crescita: "Ma ci servono medici"

La presidente della sezione provinciale fa il punto su donazioni e iniziative: "Dobbiamo cercare di attrarre i giovani e convincerli a uno stile di vita sano".

Avis, numeri in crescita: "Ma ci servono medici"

Avis, numeri in crescita: "Ma ci servono medici"

Risorse uniche sono i volontari dell’Avis, il gruppo di Fermo è guidato da Elena Simoni nel fare il bilancio di un 2023 col segno positivo sul fronte delle donazioni mette al centro proprio loro, i donatori volontari: "Sono sempre quelli che reggono la struttura dell’Avis, insieme con i presidenti dei vari consigli comunali e tutti coloro che si impegnano per diffondere il valore del dono". Nel consiglio provinciale ci sono anche Massimo Chiaramoni, tesoriere, Giovanni Lanciotti che è anche vice presidente regionale, Stefano Sollini e Fraco Rossi: "Possiamo contare su tre dipendenti che si fanno carico della gestione delle donazioni con la chiamata unica, entrata in vigore nel 2020". Simoni spiega che la situazione negli ultimi due mesi è stata penalizzata, manca un medico al centro trasfusionale e un altro se ne andrà a febbraio, essenziale arrivare a delle sostituzioni stabili per non penalizzare soprattutto i centri di raccolta periferici, a Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare, Montegiorgio, Montegranaro: "Sant’Elpidio a Mare ha avuto il centro chiuso per lavori per due mesi, ci assicurano che sarà riaperto a gennaio, speriamo davvero. Nel 2023 abbiamo avuto un totale di 7678 donazioni, con un aumento di 331 donazioni, la maggior parte nella fascia di età tra i 56 e i 65 anni. È per noi essenziale catturare i giovani, convincerli ad avere uno stile di vita sano che li rende adatti alla donazione". Sul numero delle donazioni hanno pesato Covid e influenza ma anche la zanzara deng nella zona di Roma e Latina che ha provocato per chi ha fatto un soggiorno in questi posti una sospensione di circa 15-20 giorni: "Un altro punto da portare avanti da anni è il protrarsi della situazione del centro di raccolta dei Sibillini, dal 2016 si dona in un container con tutti i disagi. La rassicurazione era quella che in primavera dovrebbe riaprire il nuovo ospedale di Amandola, lassù la raccolta va abbastanza bene ma con molti sforzi da parte di tutti". L’Avis è anche aggregazione: "Per il 2024 continueremo la mappatura del territorio attraverso l’apertura di nuove sedi comunali, cominceremo con Servigliano, poi probabilmente Grottazzolina. Obiettivo importante è allargare la base dei donatori attivi, rivolgendoci soprattutto ai giovani, continueremo la presenza nelle scuole. In questo anno abbiamo perso 33 donatori nella fascia di età tra i 19 e i 25 anni, è qualcosa che deve farci riflettere. In totale abbiamo avuto un incremento di 129 donatori, di cui 31 maschi e 98 femmine, bisogna rilanciare sempre", conclude.

Angelica Malvatani