Bagnini di salvataggio, patrimonio da coltivare

Un momento delicato per il settore che soffre della carenza di personale specializzato. Ma per molti è il primo lavoro della vita

Bagnini di salvataggio, patrimonio da coltivare

Bagnini di salvataggio, patrimonio da coltivare

"Un fiore all’occhiello" è il meritato riconoscimento che si è soliti riferire al servizio di salvataggio che a Porto San Giorgio viene svolto dal tempo dei tempi con professionalità, sensibilità e con la passione che ricomprende queste caratteristiche esaltandole. E la passione è giovane e gli assistenti bagnanti sono giovani che rinunciano alla vacanza per affrontare un’estate di fatica sia fisica che psicologica sempre in tensione nella consapevolezza di avere responsabilità della sicurezza di tanta gente, avendone in cambio un piccolo stipendio magari il primo della vita: "La gratificazione non è data dai soldi, ma indescrivibile è quella che si ha nel dare la mano ad una persona in difficoltà in acqua" ci ha detto uno di questi splendidi ragazzi orgogliosi di vestire la mutina rossa con la scritta "salvataggio".

A Porto San Giorgio è stata la Confcommercio a capire per prima la necessità della formazione dei futuri bagnini e lo ha fatto in sinergia con il servizio di salvamento di Genova che in loco è affidato a Teresa Scriboni (nella foto a destra). E’ lei ad informare che da una settimana è iniziato il progetto "A scuola di salvamento" che precede avvicinamento degli studenti degli Istituti superiori, maggiori di 16 anni, alle arti marinaresche per il conseguimento del brevetto di bagnino di salvataggio.

E’ un progetto avviato dalla Sezione di PSG-Fermo della Società Salvamento Genova per cercare di smuovere l’interesse dei giovani verso questa bellissima opportunità di lavoro estivo che, oltre ad essere indispensabile per il funzionamento delle attività balneari è anche condizione per il conseguimento della Bandiera blu. Come in tutte le tipologie lavorative anche questa soffre della carenza di personale specializzato; responsabilità è vero, ma qual è il lavoro che, se fatto con serietà, non comporta responsabilità, si lavora d’estate quando tutti sono in vacanza proprio perché d’estate non ci sono impegni scolastici. Secondo i dirigenti del servizio salvamento tra le ragioni della carenza di bagnini c’è anche la poca conoscenza del mestiere.

Infatti e il contatto ravvicinato con gli studenti delle superiori serve a sensibilizzarli verso questa professione il cui brevetto può essere conseguito dai 16 ai 55 anni ed è valido sia per le piscine che per i villaggi turistici o le Spa.

Il soccorso in mare , l’utilizzo delle manovre salvavita o del DAE sono priorità negli interessi di ogni operatore turistico e di ogni Amministrazione Comunale che voglia garantire un presidio di sicurezza in spiaggia ed in mare. Per le iscrizioni al corso per il conseguimento del brevetto di bagnino basta telefonare al n. 3287554482 e gli incontri informativi continueranno in altre scuole.

Silvio Sebastiani