Bufera Croce Azzurra, il presidente si dimette

Era stanco delle illazioni intorno alla sua gestione. Ora si attende la decisione dei soci ma Mazzoni non ritira le sue intenzioni

Bufera Croce Azzurra, il presidente si dimette

Bufera Croce Azzurra, il presidente si dimette

Era stanco delle illazioni, delle maldicenze e delle chiacchiere, infondate, che da qualche mese stavano circolando intorno alla sua gestione della Croce Azzurra per cui, arrivato al limite, il presidente Roberto Mazzoni, ha rassegnato le sue dimissioni, aprendo le porte a uno scenario di grade incertezza per la Pubblica Assistenza, tanto più che, a ruota, le ha presentate anche il segretario, Diego Brutti.

Ma, lungi dall’accettarle sic et simpliciter, il direttivo ha voluto rimandare ogni decisione, se accettarle o meno, a un’assemblea dei soci convocata per domenica e che ha visto la partecipazione di circa 70 persone. Un incontro in cui si sono ‘lavati i panni sporchi in casa’, con un confronto animato e chiarificatore tra i detrattori e il presidente e che si è concluso con l’impegno a riconvocare (entro 60 giorni) un’altra assemblea in cui i soci dovranno votare sì o no sulle dimissioni del presidente che, nel frattempo, continuerà a svolgere il suo compito. Le ‘chiacchiere’ che hanno indispettito Mazzoni parlavano di un presunto fallimento e commissariamento della Croce Azzurra, sulle difficoltà di bilancio: "A distanza di 18 anni da quando sono entrato in Croce Azzurra, mi sono trovato a dover dare spiegazioni a medici, alla stessa Anpas per voci infamanti che mi hanno amareggiato profondamente". Mazzoni ha smentito le illazioni, documenti alla mano, soffermandosi sul bilancio del sodalizio. "Ho mostrato gli estratti conti e la chiusura in attivo dell’esercizio 2023. Dal mio insediamento, nel 2019, ho costituito un fondo ‘Salva Associazione’, sorta di paracadute cui ricorrere nel malaugurato caso di estrema difficoltà in cui dovessimo trovarci. E c’è un bel gruzzoletto". E poi ci sono i soldi che si spenderanno per una nuova ambulanza.

"Chi mi critica, e non so neanche perché, pensa alle chiacchiere, ma io devo pensare a tanto altro. Qualche esempio: il rispetto delle nuove normative che prevedono coperture per i mezzi lasciati all’esterno della sede; l’organizzazione del tradizionale; Carnevale. "Ho fatto accordi con la Lilt per lo screening senologico gratuito, qui in sede, per tutte le nostre donne della Croce Azzurra. Lo faremo anche per gli uomini, per la prostata. Ho ricordato anche il lavoro svolto durante il difficilissimo periodo Covid". Mazzoni le dimissioni non le ritira, continua a fare il suo in attesa della decisione sovrana dall’assemblea.

Marisa Colibazzi