Centro di cultura islamica, El Fanni: "Avremo spazi più accoglienti"

Il Centro di Cultura Islamica del Piceno a Porto Sant’Elpidio inaugura una nuova sede per accogliere la comunità musulmana e promuovere il dialogo interculturale, smentendo polemiche infondate e puntando sulla collaborazione con la cittadinanza locale.

Centro di cultura islamica, El Fanni: "Avremo spazi più accoglienti"

Centro di cultura islamica, El Fanni: "Avremo spazi più accoglienti"

E’ dal 1998 che il Centro di Cultura Islamica del Piceno ha una sede in via Bolzano e conta circa 40-50 persone che lo frequentano con cadenza settimanale. L’apertura della nuova sede (quella avverso la quale è stata innescata una polemica sui social) "consentirà, semplicemente, di avere spazi rinnovati e più accoglienti e di confermare un punto di incontro, per i cittadini, i giovani e i residenti di fede musulmana, aperto a tutte le realtà del territorio, costituendo un rafforzamento dell’ordine pubblico, anche grazie alla collaborazione da sempre manifestata con la comunità locale e le forze dell’ordine". La precisazione arriva direttamente dal presidente, Mohamed El Fanni, e dal direttivo del Centro Cultura Islamica del Piceno con l’intento di "riportare a verità quanto falsamente paventato, sottolineando la natura meramente strumentale e politica di tali azioni. Vogliamo sfatare tutte le false illazioni e menzogne pubblicate in questi ultimi giorni, e rassicurare la cittadinanza del centro storico di Porto Sant’Elpidio, aprendo le porte a un dialogo costruttivo e propositivo, invitando tutti coloro che ne avranno desiderio, a contattarci". El Fanni ricorda che nel corso degli anni "si sono instaurati saldi e amichevoli rapporti di buon vicinato con tutta la cittadinanza, a prescindere dal credo religioso, perché gli iscritti al Centro sono sì, musulmani, ma cittadini, lavoratori, genitori, figli e condividono la realtà quotidiana con tutti gli altri residenti". D’altra parte, anche a Fermo, a Monte Urano, il Centro di Cultura Islamica conta delle sedi "e si possono annoverare innumerevoli e felici collaborazioni con le amministrazioni comunali e con molte altre realtà associative, nel reciproco riconoscimento e rispetto". El Fanni smonta anche i timori per un paventato aumento di traffico e di affluenza: "Sono infondati, non solo per gli esigui numeri dei frequentatori, ma anche perché la maggior parte di loro risiede nelle vicinanze". Da ultimo "luoghi di aggregazione, di confronto e di cultura, creano sempre un miglioramento delle condizioni di vita e una riqualificazione del tessuto sociale e cittadino".