Claudia e l’ultima volontà "Essere sepolta a Fermo"

Vive a Torino, ma con il marito si è sposata al duomo nel 1967 ed è legata alla città in cui è nata. Il regolamento comunale non permette la sepoltura qui.

Claudia e l’ultima volontà  "Essere sepolta a Fermo"

Claudia e l’ultima volontà "Essere sepolta a Fermo"

È un filo, sottile ma indistruttibile, quello che lega le persone alla terra in cui sono nate. Lo sanno bene Claudia Griccini e Domenico Campofiloni, originari di Fermo dove si sono sposati, in Duomo, nel 1967. Poi le vicende della vita li hanno portati altrove ma quel filo non si è mai spezzato e entrambi hanno sempre espresso il desiderio di essere sepolti qui, nel cimitero della tanto amata Fermo. È Claudia oggi ad avvicinarsi a quel momento, a Torino dove vive ma guardando sempre verso l’Adriatico. Purtroppo, però il desiderio di essere sepolta qui sembra non si possa realizzare, per questo il figlio Eros Campofiloni ha scritto una lettera accorata al sindaco Calcinaro chiedendo di aiutarli: "I miei genitori si sono diplomati al prestigioso Istituto tecnico Montani di Fermo, il primo di quel genere, in un Italia molto differente da quella odierna in cui spesso le persone dovevano emigrare per trovare un lavoro. Mio padre trovò lavoro presso la Mercedes in Germania. Così, loro malgrado, mamma e babbo dovettero emigrare dove il lavoro offriva loro un reddito che permettesse una vita dignitosa. Ciò implicò il sacrificio di affetti familiari e amicizie".

Nonostante la distanza, la coppia è riuscita a far nascere il figlio in terra fermana, a oltre mille chilometri dal posto in cui vivevano, per poi riuscire ad avvinarsi quando Domenico ha trovato lavoro in Fiat a Torino: "Purtroppo non sono riusciti mai a coronare il loro sogno di fare ritorno a Fermo e attualmente vivono ancora vicino a Torino in un comune nei pressi dello stabilimento. Proprio per tale motivo entrambi hanno espresso il desiderio di essere sepolti a Fermo, volendo attuare quel ritorno alla terra natia che tanto hanno agognato. Da quando ne ho memoria ogni estate e ad ogni occasione in cui fu possibile siamo tornati a Fermo. Il legame e l’amore che i miei genitori hanno mantenuto con la loro città d’origine è molto forte e non si è mai affievolito né con la distanza, né con l’avanzare dell’età".

Oggi mamma Claudia è prossima alla fine del suo viaggio e vorrebbe andarsene con la consolazione di poter tornare a Fermo: "Quando abbiamo contattato gli uffici comunali per soddisfare le sue volontà, abbiamo scoperto che il regolamento comunale permette la sepoltura a Fermo solo ai residenti, a chi vi è deceduto e a chi si fa cremare. Siamo abituati a rispettare le regole, le leggi ed i regolamenti, ma questo risulta decisamente più semplice ed accettabile quando riusciamo a comprendere il senso e gli obiettivi delle norme. Se una persona esprima la volontà di essere sepolta in un determinato luogo è perché ha un legame forte con quel posto, sente di appartenere a quel luogo e che quel posto gli appartiene. La volontà di essere sepolti a Fermo di mamma e babbo dipende dal fortissimo legame con la loro città natale, un legame viscerale. Un legame forte con il territorio perché correlato al senso di comunità, per esempio il gioire quando Fermo diventò provincia con amici e parenti in lunghe telefonate. Davvero si vuole impedire che una persona che ama Fermo vi venga sepolta solo perché, a differenza di fratelli sorelle e amici, le vicende della vita l’hanno portata ad emigrare?".

Angelica Malvatani