Confronto dedicato alla Bemporad

Confronto  dedicato   alla Bemporad

Confronto dedicato alla Bemporad

"Ho tradotto l’XI canto dell’Odissea, quello dell’incontro di Ulisse con la madre nell’ Ade, da ragazzina perché a quel tempo scrivevo le poesie sulla morte e pensavo che fosse il poema più adatto a me. Poi ho scoperto che questo è il pezzo più alto di tutta l’Odissea". Sono le parole di Giovanna Bemporad (foto) a dare il senso al convegno ’La fine del tempo’ nella chiesa di San Filippo Neri sabato dedicato alla poetessa ferrarese per il suo centenario della nascita e il decennale della morte. Promosso dall’Università Popolare di Fermo, con il patrocinio del Comune, la partecipazione della fondazione Cassa Risparmio e in collaborazione con la libreria Mondadori di Fermo, il convegno mira a sviluppare una riflessione articolata sulla morte vista dalle arti e da diverse discipline. Sarà Alessandro Volponi ad aprire con la filosofia la serie dei numerosi interventi con una relazione ’Frammenti sulla morte e la libertà’. Seguirà il critico letterario Massimo Raffaeli su ’Poesia e mortalità’, con particolare riferimento ai versi della Bemporad che saranno riportati in vita dall’attrice Elisa Ravanesi con una lettura tratta dalla raccolta Esercizi che, insieme all’Odissea, sarà a disposizione degli interessati. Darà voce alla musica nel suo rapporto con la morte il soprano Stefania Donzelli che, accompagnata dalla pianista Mari Batilashvili, canterà due brani sul tema, commentati dallo storico della musica Paolo Peretti. Del teatro e la morte parlerà Luigi Maria Musati, mentre Stefano Papetti si soffermerà su come le arti figurative hanno rappresentato l’aldilà. Il ’Cinema, vita e morte’ è il titolo della relazione di Fabrizio Concetti. Poi il medioevalista Antonio Placanica e la chiusura dei lavori da parte di don Vinicio Albanesi. Alle 20,30 all’hotel ristorante Astoria ’Cena con Omero’ con piatti accompagnati da letture dell’Odissea nella versione poetica di Giovanna Bemporad.