Conservatorio finalmente al voto. La verità dell’ex direttore Verzina

Oggi dovrebbe essere nominato il nuovo vertice dell’istituto per restituire una guida e una rinnovata serenità "Il consiglio accademico è stato eletto a settembre, forse qualcuno sta cercando di influenzare le urne".

Conservatorio finalmente al voto. La verità dell’ex direttore Verzina

Conservatorio finalmente al voto. La verità dell’ex direttore Verzina

Sono giorni importanti per il Conservatorio di Fermo, dopo le note vicende che hanno portato alle dimissioni dell’ormai ex direttore Nicola Verzina, oggi sarà eletto il nuovo direttore per restituire una rinnovata serenità ad una realtà di altissimo valore culturale. Intanto il direttore uscente, Nicola Verzina, si dice molto amareggiato per ricostruzioni fantasiose che sono state fatte della vicenda che ha coinvolto il Conservatorio fermano, a partire da una indagine per delle lezioni private somministrate a studenti cinesi, prima dell’esame di ammissione. Una prassi che alcuni docenti avevano messo in piedi e che è finita in tribunale e poi al Mur per i necessari approfondimenti. Verzina precisa che la questione va posta nei giusti termini: "L’indagine è stata archiviata a norma dell’art. 408 del codice di procedura penale, "Infondatezza della notizia di reato". Eventuali irregolarità, tutte ancora da dimostrare in sede di ricorso davanti al giudice del lavoro, non riguardano le commissioni d’esame, che sono state sempre corrette, ma casomai i singoli docenti che avrebbero millantato il potere di condizionare l’ammissione, cosa che non è in potere di un docente, in quanto gli studenti sono giudicati da più commissioni (prova pratica e prova teorica) composte ognuna da tre professori".

Verzina aggiunge che per primo, una volta ricevute le segnalazioni dell’allora presidente Verducci, su suggerimento dello stesso Mur, ha nominato una commissione di indagine interna i cui lavori sono durati 4 mesi, con lo scopo di verificare le accuse: "Al termine dell’indagine ho emesso dei provvedimenti disciplinari nei confronti di due docenti coinvolti, mentre un altro era ormai in pensione e il suo operato ricadeva temporalmente sotto i mandati del direttore mio predecessore, che ovviamente era all’oscuro di tutto. Dunque, stiamo parlando di un docente in pensione che aveva tutto il diritto di preparare studenti privatamente per le ammissioni, come fanno molti docenti interni del conservatorio, ciò non costituisce affatto reato o illecito". Ci sono state ricostruzioni che Verzina definisce fantasiose, dove si parla di regalie, di cene, di benefit vari che non sono in nessun atto ufficiale, il pubblico ministero all’ex direttore ha contestato soltanto la mancata segnalazione al Mur dei presunti illeciti dei docenti: "Al Mur nel luglio 2019 ho chiesto telefonicamente indicazioni in merito e ho avuto il suggerimento di fare una indagine interna e poi prendere dei provvedimenti, cosa che ho puntualmente fatto. Mi sono dimesso innanzitutto per protesta per un provvedimento da parte del Mur che considero ingiusto e per rispetto verso il conservatorio, non per ammissione di colpe. C’è chi anche ha insinuato che sempre per gli studenti cinesi ci fosse obbligatoriamente una prova di italiano da affrontare in Cina: "Cosa del tutto falsa, perchè gli studenti per legge devono frequentare autonomamente un corso di italiano in Italia l’anno precedente alle ammissioni e conseguono la certificazione di lingua in un istituto accreditato dal Mur. Il 5 ottobre ci sono le elezioni del nuovo direttore, mentre il Consiglio accademico è stato eletto il 28 settembre, e forse qualcuno sta cercando di influenzare l’esito, fornendo notizie parziali e deformate, funzionali a screditare, oltre al sottoscritto, persone che hanno collaborato con me in modo leale e costruttivo negli ultimi anni, io sono fuori da queste logiche ma chiedo rispetto per tutti e soprattutto di non strumentalizzare questa vicenda".

Angelica Malvatani