"Controlliamo lo stato di salute delle tamerici"

Il sindaco: "Vogliamo vedere se quelle piante possono essere spostate o conviene abbatterle".

"Controlliamo lo stato di salute delle tamerici"

"Controlliamo lo stato di salute delle tamerici"

"Adesso incarico il dirigente dell’ufficio tecnico, Stefano Postacchini, e l’agronomo di fare una verifica dello stato di salute delle tamerici a distanza di un anno da quella effettuata la prima volta: voglio vedere se quelle piante ad oggi possono essere spostate o se conviene abbatterle".

Così il sindaco, Valerio Vesprini, da noi interpellato per conoscere la sorte riservata alle 59 tamerici che compongono il filare attualmente utilizzato come spartitraffico sul lungomare sud, alla luce anche del parere espresso sulle stesse dal settore forestazione della Regione, secondo cui le 59 essenze arboree sarebbero così ammalate da doversi considerare a fine vita. Dunque, quest’ultima considerazione a parte, a detta del primo cittadino sono due le possibilità di scelta da poter effettuare per le tamerici: spostamento o abbattimento. Guarda caso Vesprini dimentica un’altra eventuale alternativa, vale a dire lasciarle lì dove sono state per oltre 50 anni: sarebbe una scelta incruenta a costo zero e accolta con favore dalla stragrande maggioranza della gente. Poi se le essenze sono malate si dovrà curarle e lasciare che arrivino naturalmente a fine vita. Quindi niente spostamento, nessun abbattimento, ma conservazione con tutto ila loro sontuosa bellezza. Che poi tutte le tamerici siano gravemente malate non è assolutamente vero. Nella stessa relazione della Forestazione delle Marche viene riportato che delle totali 59 esistenti: 24 esemplari sono da rimuovere, 15 possono essere trapiantati per zollatura con fasciatura, 19 possono essere trapiantati con sola fasciatura. Da ultimo, quanto ala ponderosa e dotta relazione prodotta dal settore forestazione della Regione Marche nella sua inappuntabilità da un punto di vista legale che scientifico ha finito con llo scontentare re chi vi aveva fatto riferimento: l’associazione ambientalista per il lungomare di Porto San Giorgio aveva chiesto l’inserimento del filare di tamerici nell’elenco delle FVM ( Formazioni vegetali monumentali Marche) e le è stato negato. L’amministrazione comunale che aveva scelto la strada dello spostamento è stato detto che questo è impossibile, per cui se vuole insistere può anche farlo a rischio che le piante non sopportino l’espianto il trasferimento e la ripiantumazione. Riteniamo molto difficile che avverrà il totale ’abbattimento, ultima res. Nel qual caso ci piacerebbe sapere chi avrà il coraggio di deciderlo e realizzarlo.

Silvio Sebastiani